Menghini Vincenzo indice scienziati bolognesi indice scienziati bolognesi

Augusto Righi     (continua)

 
Fig. 1: Oscillatore a tre scintille di Righi.
(Credit: Dipartimento di Fisica - Università di Bologna)

Obiettivo centrale delle successive ricerche di Righi fu quello di trovare un'inoppugnabile conferma della teoria elettromagnetica della luce di Maxwell, ancora non compiutamente accettata. La morte prematura di Hertz aveva determinato un momentaneo arresto della ricerca sperimentale sulle onde elettromagnetiche. Le conferme di Hertz erano venute usando radiazione di lunghezze d'onda di poco inferiori al metro. Righi intese corredare le conoscenze acquisite fornendo un'estesa documentazione sperimentale delle proprietà ondulatorie della radiazione elettromagnetica. Per poter realizzare apparati sperimentali adatti allo scopo occorreva sperimentare con radiazione di lunghezze d'onda marcatamente minori di quelle usate da Hertz. Egli utilizzò lunghezze d'onda fino a 2,5 cm, aprendo così la ricerca nel campo delle microonde.

Per questi esperimenti Righi utilizzò un oscillatore a tre scintille, di sua realizzazione, con il quale ebbe modo di verificare tutte le proprietà ottiche fondamentali delle onde elettromagnetiche: riflessione, rifrazione, interferenza, diffrazione, polarizzazione.

 


Fig. 2: Schematizzazione del processo di riflessione e rifrazione della luce. Per vedere l'applet java fai click sulla figura.
(Credit: Walter Fendt, Taha Mzoughi)

 


Fig. 3: Interferenza delle onde luminose attraverso 2 fenditure. Per vedere l'applet java fai click sulla figura.
(Credit: Sergey G. Vtorov)


Fig. 4: Schematizzazione del fenomeno di diffrazione della luce attraverso una fenditura. Per vedere l'applet java fai click sulla figura.
(Credit: Sergey Kiselev e Tanya Yanovski-Kiselev)

 
Fig. 5: L'animazione mostra gli effetti  su luce bianca non polarizzata di due polarizzatori quando si variano i loro assi di trasmissione. Per vedere l'applet java fai click sulla figura.
(Credit: Olympus Microscopy Resource Center)
 

 

Egli fornì un resoconto completo di queste suoi esperimenti nell'opera, dal titolo significativo, Ottica delle oscillazioni elettriche (1897). In essa egli riportava, inoltre, indicazioni su come produrre onde elettromagnetiche di diverse lunghezze d'onda e su come riuscire a trasmetterle a distanza sempre maggiori. La massima distanza indicata da Righi era di circa 25 metri, probabilmente la lunghezza di un corridoio di cui poteva disporre.

In questi studi si colgono tutte le premesse per lo sviluppo di una telegrafia senza fili (un sistema di comunicazione telegrafica su filo era stato realizzato da Samuel F.B. Morse fin dal 1837). Chi volle e seppe sviluppare tecnicamente l'idea fu Guglielmo Marconi. È un dato di fatto che Marconi trasse profitto da un prolungato contatto con Righi: egli infatti, negli anni che vanno dal 1892 al 1895 seguì le lezioni di Righi, dal quale ottenne anche il permesso di frequentare il suo laboratorio.

 

Fig. 6: Augusto Righi nel suo laboratorio.
(Credit: Comitato Guglielmo Marconi)


 

(Augusto Righi - pagina 2 di 3)
< Indietro |        | Avanti >