Vincenzo Menghini |
Fig. 1:
Ritratto a tempera di Vincenzo Menghini, particolare dell'opera "Ritratti
di uomini illustri di Budrio" (n.3) di Faustino Trebbi (1761-1836). (Credit: Pinacoteca Civica di Budrio, Foto Vittorio Bonaga, Budrio) |
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Fig. 2:
Budrio. Portico di Alfonso Torreggiani (1734-1736). (Credit: Foto Vittorio Bonaga) |
Fig. 3: Un tipico esemplare di ocarina, lo strumento di Budrio citato anche dal dizionario americano Webster: a small, simple wind instrument shaped like a sweet potato, with finger holes and a mouthpiece: it produced soft, hollow tones. (Credit: Foto Vittorio Bonaga) |
Forse è una semplice coincidenza, ma il fatto che proprio a Budrio, sia stata istituita fin dal 1556 una delle prime scuole pubbliche della pianura bolognese, dove si insegnava a leggere, scrivere e "far di conto", fa pensare che l'ingegno del giovane Menghini, lungi dal sentirsi isolato come può succedere nelle piccole comunità, vi abbia trovato incoraggiamento e protezione.
I budriesi avevano ottenuto nel 1338 la cittadinanza bolognese, per questo, Vincenzo Menghini, pur essendo nato a Budrio da Domenico e Bartolomea Pinelli, volendo proseguire gli studi a Bologna, potè aspirare a un posto al Collegio Poeti.
Fig. 4:
Pianta di Budrio del Torreggiani, 1720. (Credit: Foto Vittorio Bonaga) |
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(Vincenzo
Menghini - pagina 1 di 4)
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