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Vincenzo Menghini
(Marco Taddia)

Fig. 1: Ritratto a tempera di Vincenzo Menghini, particolare dell'opera "Ritratti di uomini illustri di Budrio" (n.3) di Faustino Trebbi (1761-1836).
(Credit: Pinacoteca Civica di Budrio, Foto Vittorio Bonaga, Budrio)
A volte basta un oggetto ad evocare un paese, anche se questo ha dato i natali a uomini illustri ed ha alle spalle una lunga storia e una ricca tradizione culturale, com'è il caso di Budrio, cittadina in provincia di Bologna dove, nel 1704, è nato Vincenzo Menghini, medico e chimico. Nel caso di Budrio si tratta di un flauto di terracotta, inventato circa 150 anni fa dal musicista Giuseppe Donati. Lo strumento che ha reso celebre Budrio in tutto il mondo è detto "ocarina" per la sua forma ovoidale allungata, simile a una piccola oca senza testa. Budrio gli ha dedicato un apposito museo cui si affiancano, ad onor del vero, un Museo Civico Archeologico ed una Pinacoteca, a testimonianza di un passato di cui i budriesi sono giustamente orgogliosi e che s'intreccia con la storia di Umbri, Etruschi, Galli e Romani. Tra i cittadini illustri si ricordano Antonio da Budrio (1338? - 1408), canonista ed insegnante, oltre a Quirico Filopanti, patriota, scienziato e amministratore che ben rappresenta la passione civile e l'impegno culturale della sua città nel periodo risorgimentale.

Fig. 2: Budrio. Portico di Alfonso Torreggiani (1734-1736).
(Credit: Foto Vittorio Bonaga)


Fig. 3: Un tipico esemplare di ocarina, lo strumento di Budrio citato anche dal dizionario americano Webster: a small,  simple wind instrument shaped like a sweet potato, with finger holes and a mouthpiece: it produced soft, hollow tones.
(Credit: Foto Vittorio Bonaga)
 

Forse è una semplice coincidenza, ma il fatto che proprio a Budrio, sia stata istituita fin dal 1556 una delle prime scuole pubbliche della pianura bolognese, dove si insegnava a leggere, scrivere e "far di conto", fa pensare che l'ingegno del giovane Menghini, lungi dal sentirsi isolato come può succedere nelle piccole comunità, vi abbia trovato incoraggiamento e protezione.

I budriesi avevano ottenuto nel 1338 la cittadinanza bolognese, per questo, Vincenzo Menghini, pur essendo nato a Budrio da Domenico e Bartolomea Pinelli, volendo proseguire gli studi a Bologna, potè aspirare a un posto al Collegio Poeti.

Fig. 4: Pianta di Budrio del Torreggiani, 1720.
(Credit: Foto Vittorio Bonaga)

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