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Guglielmo Marconi
(Fabrizio Bònoli, Giorgio Dragoni)


Fig. 1:  Foto di Guglielmo Marconi.

  Guglielmo Marconi nacque a Bologna, il 25 aprile 1874, da un ricco proprietario terriero e dalla sua seconda moglie, Annie Jameson, figlia di un noto produttore irlandese di whisky.

Fu educato privatamente in casa, poi frequentò un istituto privato di Firenze e l'Istituto Tecnico di Livorno, ma in modo irregolare e senza mai diplomarsi. Tuttavia, in quest'ultima  città, ricevette ottimi insegnamenti in fisica ed  elettrotecnica, rispettivamente dai professori Giotto Bizzarrini e da Vincenzo Rosa, che gli impartì anche lezioni private. Sempre a Livorno, fu importante un incontro con un anziano telegrafista che gli insegnò l'alfabeto morse.
Le letture, inoltre, di numerosi articoli scientifici stimolarono la sua particolare inclinazione verso la fisica e una spiccata vocazione - e intuizione - per la tecnica. In particolare, come Marconi ricordò in seguito, furono rilevanti le letture della biografia di B.Franklin, e gli articoli di A. Righi, O. Lodge, E. Branly.

 

 

Dall'età di 18 anni, Marconi, su richiesta dei suoi familiari, ottenne da Righi - allora uno dei più famosi fisici sperimentali del tempo - il permesso di frequentare il laboratorio e la biblioteca dell'Istituto di Fisica dell'Università di Bologna, oltre alle lezioni di Augusto Righi.  Questi era, all'epoca, impegnato a studiare la teoria elettromagnetica della luce di J. Clerk Maxwell e a migliorare gli esperimenti di H.R. Hertz di verifica della teoria sulle onde elettromagnetiche. In questo contesto, Righi utilizzava oscillatori che producevano scintille, cioè onde elettromagnetiche, e risonatori, cioè ricevitori di onde elettromagnetiche. Studiando inoltre le proprietà di questi ultimi, Righi migliorò ed estese gli studi di Hertz scomparso nel 1894.

Fu in questo ambiente culturale che il giovane Marconi ebbe l'intuizione di utilizzare le onde elettromagnetiche per inviare segnali a distanza senza l'uso di fili, come invece avveniva allora nelle trasmissioni telegrafiche.

E così, nel 1894, ad appena vent'anni, si dedicò a sperimentare numerosi dispositivi per realizzare la sua idea, nella quiete della villa di famiglia, il Griffone, a Pontecchio, vicino a Bologna.


Fig. 2: Villa Griffone, a Pontecchio Marconi (Bologna), dove hanno  sede il Museo Marconi e la Fondazione Marconi. In basso è visibile il mausoleo di Marconi.
 

(Gugliemo Marconi - pagina 1 di 4)
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