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Guglielmo Marconi     (continua)

  Fig. 1: Marconi al lavoro appena arrivato in Inghilterra, nel 1896.

I primi esperimenti di trasmissioni radio

Marconi ottenne i primi risultati utilizzando due riflettori metallici: una specie di specchi concavi parabolici in metallo (in realtà già usati da Hertz e Righi per inviare e ricevere su maggiori distanze le onde elettromagnetiche) posti uno di fronte all'altro.

Sostituendo, poi, ai riflettori metallici dei fili elettrici posti verticalmente e sperimentando, con grande intuito, nuovi strumenti per la ricezione e la trasmissione, nella primavera del 1895 effettuò quella che viene considerata la prima trasmissione radio: dei segnali vennero inviati da villa Griffone e furono ricevuti a 1 km di distanza.

Le due postazioni non erano a portata di vista tra di loro, ma separate dalla Collina dei Celestini. Per questo motivo il fratello di Marconi e un contadino, addetti alla ricezione, si erano accordati con Guglielmo che, nel caso avessero ricevuto il segnale, lo avrebbero comunicato con  un colpo del fucile da caccia. E così fece Alfonso, rendendo celebre l'episodio!

Marconi cercò subito di coinvolgere nell'impresa economica che stava avviando il governo italiano, il quale, tuttavia, non comprese le enormi possibilità della nuova scoperta.

Si trasferì, quindi, in Inghilterra, presso il cugino ingegnere Henry Jameson Davis che lo introdusse negli ambienti scientifici e industriali britannici. Qui, il 2 giugno 1896, brevettò la sua invenzione e proseguì gli esperimenti riuscendo a trasmettere, tra l'altro,  segnali attraverso il canale di Bristol, a circa 15 km di distanza.


Fig. 2: Disegno che mostra le onde "riflesse" dalla ionosfera (in realtà ripetutamente rifratte sino a tornare a terra) nella trasmissione traslatantica di Marconi.Clicca sulla figura per vedere l'animazione. (Se non riesci a vedere l'animazione scarica Flash Player [qui]).
(Credit: Davide Centomo, Dip. di Fisica Università di Bologna)

Il grande successo tecnico dell'invenzione marconiana fu la prima trasmissione transatlantica del 12 dicembre 1901.
Nella stazione ricevente di St. John, a Terranova, sulla collina di Signal Hill, Marconi ricevette in cuffia un triplice segnale - la lettera 'S' dell'alfabeto Morse composta da tre punti - emesso dalla stazione trasmittente posta a Poldhu, in Cornovaglia.

 
Fig. 2: Disegno dell'antenna aerea usata a Signal Hill per ricevere la prima trasmissione radio transatlantica del 12 dicembre 1901.
(Credit: Marconi Jubilee 1897-1947, Chelmsford, England: Marconi's Wireless Telegraph Company Limited, 1947)
 

Nonostante lo scetticismo dei fisici, e di grandi matematici quali H.Poincaré, sulla possibilità, a causa della curvatura della Terra, di trasmettere dei segnali radio così lontano, la trasmissione andò a buon fine. Marconi aveva sfruttato, acquisendo fiducia con prove sperimentali su distanze sempre più grandi, le proprietà della ionosfera - allora ancora non conosciuta - di riflettere le onde lunghe dei segnali radio: avesse dato retta ai dotti del tempo e non al suo intuito non avrebbe neanche eseguito l'esperimento!

Fig. 3: Marconi a Terranova, nella stazione ricevente della prima trasmissione radio transatlantica del 1901.

A soli 27 anni Marconi era, così, divenuto famoso in tutto il mondo.

 

(Guglielmo Marconi - pagina 2 di 4)
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