Marcello
Malpighi (continua)
Ritornato nel
1659 a Bologna per intercedere per suo fratello Bartolomeo, condannato a morte
per aver ucciso durante una rissa il primogenito degli Sbaraglia, Tommaso,
Malpighi vi rimase, coprendo la cattedra di Medicina teorica e facendo le
sue prime importanti osservazioni microscopiche.
In una serie di lettere dirette
a Borelli Malpighi descrisse la struttura fine dei polmoni. Nella medicina
galenica i polmoni erano considerati costituiti di sangue coagulato. Malpighi
non si mostrò solo seguace della filosofia meccanica e maestro di microscopia ma
riuscì anche a penetrare con vari artifizi anatomici nell'interno delle
strutture e a svelare il sottile meccanismo del loro funzionamento.
Con la
descrizione degli alveoli Malpighi gettò le basi per una teoria della
respirazione e fornì un dato fondamentale alla nascente medicina moderna: nella
sua famosa opera De motu cordis (1628), William Harvey aveva portato
prove decisive contro il sistema galenico che vedeva il sangue prodotto nel
fegato e poi consumato dalle parti del corpo. Al sistema harveiano della
circolazione del sangue mancava tuttavia la dimostrazione che era effettivamente
"chiuso". Malpighi rivelò che nei polmoni arterie e vene erano collegate da una
finissima rete capillare.
Fig. 1:
Tavola
di "De pulmonibus observationes anatomicae" (1661). La parte
superiore della figura (parte I) mostra a sinistra un polmone di rana visto
dall'esterno, e a destra tagliato longitudinalmente. Nella parte II si vede un taglio microscopico di un alveolo
di un polmone di mammifero con i vasi sanguigni. Per liberare il tessuto
polmonare da sangue, aria e resti di altri tessuti, Malpighi effettuò una serie
di complessi interventi anatomici. Poi esaminò il delicatissimo preparato con il
microscopio svelando che si trattava di un aggregato di alveoli membranosi
comunicanti con le ultime ramificazioni tracheo-bronchiali e abbracciati dalla
rete capillare. Quest'ultima stabiliva la comunicazione tra vene e arterie
finora inutilmente cercato dagli anatomisti.
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