Fig. 1: Uniforme e stemma del Collegio Poeti.
(Credit:
Archivio Storico Università degli Studi di Bologna) |
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Il Collegio Poeti,
istituito con testamento del capitano Teodoro Poeti (1519-1551) allo scopo di
ospitare nella sua casa cittadini bolognesi che volessero frequentare lo Studio
pubblico, accoglieva mediamente non più di 4-5 scolari l'anno quando accettò
Menghini. Doveva quindi trattarsi di uno studente con doti non comuni, come
aveva intuito il padre Domenico e come avrebbe dimostrato in futuro. Si laureò
nel 1726 in Filosofia e Medicina. Dieci anni dopo divenne Lettore di Logica e
dal 1737-38 fu Lettore prima di Teorica della Medicina straordinaria e poi
pratica fino al 1758-'59.
Ai tempi di
Menghini, la Chimica veniva insegnata solo in Facoltà di Medicina. A
Bologna la cattedra di chimica era occupata da Jacopo Bartolomeo Beccari (anch'egli laureato in Filosofia e Medicina) noto per le sue ricerche sui
fosfori e sul glutine. La cattedra di chimica bolognese, la prima in
Italia ad essere affiancata da un insegnamento di carattere sperimentale,
era stata fortemente voluta da Marsili, con lo scopo proprio di rinnovare
la medicina e accrescerne l'utilità sociale. Secondo alcuni, anche
Menghini tenne per un anno lezioni di chimica, forse nel 1758, dopo che
Jacopo Bartolomeo Beccari aveva cessato d'insegnare nel 1757.
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