Augusto Righi
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Fig. 1:
Augusto Righi (Credit: Dipartimento di Fisica - Università di Bologna) |
Augusto Righi nacque a Bologna il 27 agosto 1850. Nel 1872 conseguì il diploma di ingegnere civile presso l'Ateneo bolognese. La sua tesi consistette nella realizzazione di una macchina elettrostatica, l'elettrometro ad induzione (fig. 2), che si può considerare un antenato dell'acceleratore di Van de Graaff.
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Fondamentale una sua scoperta del 1888.
Fra il
1886 e il 1888,
Heinrich Hertz, dopo aver realizzato per la prima volta in laboratorio un
dispositivo per l'emissione
e la ricezione di onde elettromagnetiche che fornì una
conferma sperimentale della teoria elettromagnetica di
Maxwell, aveva
scoperto, con una serie di accuratissime esperienze, che il
potenziale di scarica tra due elettrodi nell'aria è più basso quando si invia
luce ultravioletta sugli elettrodi.
W. Hallwachs aveva osservato che l'effetto
si doveva probabilmente attribuire ad un'azione specifica della luce
sull'elettrodo negativo.
Righi contribuì
all'interpretazione fisica del fenomeno con una
scoperta essenziale: che una lastra conduttrice investita da un fascio di
radiazione ultravioletta si carica positivamente. Successivamente l'effetto fu
interpretato come emissione di elettroni dal metallo provocata dalla
radiazione. E sarà proprio Righi a chiamare appropriatamente il fenomeno
effetto fotoelettrico.
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(Augusto Righi - pagina 1 di 3)
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