Le tanti varianti dell'inquinamento
In senso lato
possiamo parlare di
inquinamento
in molte
accezioni, ma sempre per segnalare un fenomeno di deturpamento dell'ambiente che ci circonda, naturale, umano o
relazionale.
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Fig 1: Quarantacinque anni di esplorazioni spaziali hanno
provocato la dispersione di oltre 7.000 rottami orbitanti che viaggiano a velocità di circa 28.000
km/h. Questa "spazzatura spaziale" rappresenta un rischio serio per satelliti.
(Credit: ARES
NASA/Johonson Space Center)
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Inquinamento può essere riferito alla manipolazione di prove
processuali per impedire l'individuazione di responsabilità penali. Lo stesso
termine può essere riferito al deterioramento del tessuto sociale dovuto al
diffondersi di pratiche comportamentali dubbie e non legali, così come può avere
valenza estetica nei confronti di ambienti naturali deturpati da comportamenti
ignobili (abbandono di immondizie) o panorami sfigurati da costruzioni orrende.
Con un'accezione fisica, possiamo citare esempi di inquinamento acustico in
ambiente lavorativo, urbano o naturale, nonchè di inquinamento termico, quando
ad esempio si provoca l'innalzamento della temperatura di un bacino idrico ad
opera di uno scarico. Immondizie e depositi di rottami provocano un inquinamento
visivo od estetico.
Anche un organismo può essere definito
"inquinante" quando si tratti dell'immissione in un habitat di un organismo
"esotico" (pianta o animale) invasivo, che sia capace di alterare gli
equilibri tra gli organismi dell'ecosistema interessato (mare, lago, fiume).
Specie "non native", incluse specie transgeniche (O.G.M.), possono produrre nel
mondo vegetale una forma particolare di inquinamento, il cosiddetto inquinamento
genetico. Con questo termine si fa riferimento alla diffusione incontrollata di
geni (o transgeni) nei genomi di piante dello stesso genere o anche di specie
diverse nei quali tali geni non sono presenti in natura. Per esempio, un
vegetale modificato per resistere agli erbicidi potrebbe impollinare a parecchi
chilometri di distanza una specie simile, magari infestante (es. erbacce),
creando vegetali immuni agli erbicidi, con ovvie conseguenze sui raccolti. L'inquinamento genetico è alla base della controversia sull'uso di organismi
geneticamente modificati (O.G.M.) in agricoltura.
In senso più
stretto il termine inquinamento è riferito all'immissione in un ambiente di
sostanze chimiche estranee (inquinanti) capaci di alterarlo in modo apprezzabile
dal punto di vista fisico, chimico, biologico ed ecologico.
L'inquinamento può avere origine naturale (grandi incendi forestali, grandi
anossie
di corpi idrici da
esplosioni algali,
eruzioni vulcaniche, ecc.) o antropica:
guerre (ad esempio l'uso di armi all'uranio impoverito), trasporti (versamenti
accidentali di petrolio in mare da petroliere), uso di tecnologie industriali
obsolete (ad es. problemi ambientali che derivano dall'uso di risorse naturali
in proporzioni superiori alla loro capacità rigenerativa, o dalla
sovrapproduzione di rifiuti o, ancora, dal cattivo trattamento dei rifiuti
stessi).
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Fig. 2: Caulerpa
taxifolia:
alga non-indigena, ha invaso l'alto Tirreno negli anni 80 a seguito di un
rilascio accidentale in mare di alcuni esemplari dall'acquario di
Montecarlo. Trasportata dalle acque di sentina di navi, è stata
identificata fino sulle coste croate.
(Credit:
IZOR ( Institute
of Oceanography and fisheries)) |
Fig. 3:
Foto
satellitare del pennacchio emesso dall'Etna durante l'eruzione del luglio
2002. Le ceneri laviche durante il loro percorso causano danni gravi non
solo alla salute, ma anche alla
circolazione aerea e alla circolazione stradale.
(Credit: Kathy Strabala and
NASA) |
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Fig. 4:
Nella fase finale della I Guerra del
Golfo nel 1991, Saddam Hussein fece
incendiare alcune centinaia di pozzi in Kuwait. Più di un miliardo di
barili di petrolio andarono in fiamme soffocando un'area colossale in una
cappa di fumo denso.
(Credit:
CNN
:articolo di Ryan Chilcote, 03 January 2003)
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