La materia oscura all'Università di BolognaRicerche di materia oscura all'Università di Bologna sono eseguite presso i Dipartimenti di Astronomia e di Fisica. Queste attività sono svolte in cooperazione con l'Osservatorio Astronomico di Bologna, Enti di Ricerca Nazionali quali ASI (Agenzia Spaziale Italiana), CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) e INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare) ed Enti di Ricerca Internazionali. Una delle prove più importanti della presenza di materia oscura nelle galassie a spirale ci viene dalle curve che descrivono la velocità di rotazione di materiale galattico in funzione della distanza dal centro della galassia stessa (vedi moto delle stelle in una galassia). Le curve vengono ottenute da osservazioni di righe spettrali emesse da gas ionizzati (riga Halpha), da gas d'idrogeno neutro (riga a 21 cm) e da gas molecolare (CO), misurando lo spostamento della frequenza della riga (dovuto all'effetto Doppler). Mentre il gas ionizzato ed il gas molecolare si trovano nelle parti centrali e più luminose delle galassie, l'idrogeno neutro si estende ben oltre il disco luminoso. Ciò permette di tracciare le curve di rotazione a grandi distanze dal centro delle galassie.
La ricerca di materia oscura di tipo
particelle elementari
può
essere diretta o indiretta. I metodi sperimentali diretti si
basano sulla possibile interazione di particelle di materia oscura dentro un
rivelatore o che attraversano il rivelatore. Negli studi
indiretti si cerca di rivelare per es.
neutrini
generati nei decadimenti degli adroni prodotti in
annichilazioni
particella-antiparticella (di materia oscura) che possono avvenire al
centro della Terra, nel Sole o nel centro della Galassia. Al Dipartimento di Fisica, si
effettuano ricerche di materia oscura con esperimenti in laboratori senza acceleratori
(MACRO,
SLIM,
ANTARES e
AMS), e in esperimenti con
acceleratori (LEP,
LHC,
Tevatron).
I nucleariti dovrebbero essere oggetti come i nuclei atomici, ma contenenti quarks di tipo s, oltre che di tipo u e d come nella materia ordinaria. Tali quarks sarebbero liberi di muoversi entro un nuclearite restandovi "confinati". I nuclei della materia ordinaria invece, sono formati da quark di tipo u e d che possono muoversi solo all'interno di un protone o di un neutrone. I neutralini sarebbero particelle elementari supersimmetriche neutre: potrebbero essere una delle componenti principali della materia oscura. I neutralini potrebbero collidere con i nuclei atomici di un corpo celeste, come la terra o il sole, e potrebbero rimanere intrappolati al loro centro tramite la forza gravitazionale. Un neutralino e un antineutralino potrebbero annichilare dando luogo a pioni e quindi a neutrini muonici. MACRO ha cercato un flusso di neutrini muonici provenienti dal centro della terra e del sole ponendo limiti importanti.
Le particelle supersimmetriche che potrebbero costituire parte della materia oscura dell'Universo possono essere cercate con i seguenti esperimenti agli acceleratori.
Un gruppo teorico, in collaborazione con un gruppo del CNR di Bologna coinvolto nell'esperimento PLANCK studia le implicazioni della materia oscura e dell'energia oscura nell'ambito dei risultati di esperimenti sulla radiazione cosmica di fondo a microonde e le sue anisotropie. Gli esperimenti hanno fornito immagini dettagliate dell'Universo quando aveva una temperatura di circa 3000 gradi. La precisione e risoluzione sempre migliori con cui queste anisotropie vengono rivelate danno accesso ad informazioni primordiali sulle componenti oscure dell'Universo. |