La strada migliore per far decollare la domanda di prodotti biologici passa inevitabilmente dalla GDO. L'ingresso definitivo del biologico in questo circuito potrebbe essere decisivo al fine di un suo passaggio da una dimensione di nicchia ad una di segmento. 
A tal fine le produzioni biologiche dovranno saper sfruttare il vantaggio di poter usufruire di un marchio che verifica l'effettiva rispondenza del prodotto a criteri oggettivi di naturalezza, sicurezza e qualità alimentare. La crescente esigenza da parte dei consumatori di prodotti salubri e di elevata qualità è un segnale positivo, ma non basta. La sfida del biologico può essere vinta soltanto se sarà possibile differenziare questi prodotti rispetto a quelli convenzionali mediante l'utilizzo di concetti forti ed unanimemente condivisi in grado di essere comunicati in forma trasparente ed efficace. Occorre soprattutto rendere comprensibile e di conseguenza accettabile la differenza di prezzo tra i prodotti biologici e quelli convenzionali.
Oggi rimane infatti aperto il problema del posizionamento degli alimenti biologici rispetto ai prodotti convenzionali a causa dell'assenza di una chiara strategia dei prezzi, di scelta dei canali distributivi, di politiche di marchio e comunicazione sui prodotti (gli elementi che compongono il marketing-mix). La pubblicità è l'anima del commercio: soprattutto quando si tratta di un'anima completamente verde…ma questa è un'altra storia.