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Ulisse Aldrovandi    (continua)

 

Il preciso e attento lavoro di raccolta e conservazione di reperti naturalistici portò alla realizzazione di uno dei primi musei di Storia Naturale, definito dall'Aldrovandi stesso "teatro", o "microcosmo di natura", in cui si potevano studiare 18.000 "diversità di cose naturali" e 7000 "piante essiccate in quindeci volumi".

Della raccolta erano parte integrante i 17 volumi contenenti migliaia di splendidi acquerelli raffiguranti animali, piante, minerali e mostri, e i 14 armadi, le Pinacoteche, contenenti le matrici xilografiche per l'illustrazione dei volumi a stampa. Questi rispondevano alla precisa consapevolezza dell'Aldrovandi del ruolo centrale, nell'ambito della ricerca, delle immagini che a suo parere erano infatti di grande utilità per la circolazione delle conoscenze, offrendo un ritratto fedele delle "cose di natura".

 

Fig. 1: Fiore appartenente al V di XVIII volumi di tavole acquerellate commissionate da Aldrovandi a partire dalla seconda metà del sedicesimo secolo.
(Credit: Biblioteca Universitaria di Bologna - Archivio on line)

Fig. 2: Tavola acquerellata di Ulisse Aldrovandi raffigurante un drago alato. Aldrovandi non pensava che mostri e draghi fossero animali fantastici; era quindi logico per lui includerli nella rappresentazione enciclopedica della natura.
(
Credit: Biblioteca Universitaria di Bologna)

Accanto a questa attenta e sistematica ricerca e raccolta di cose naturali per il suo museo egli intraprese una grande opera di sistemazione e riorganizzazione di tutto questo materiale. Erano quelli gli anni in cui i frequenti viaggi nel nuovo mondo portavano in Europa cose mai viste prima e mai descritte dagli antichi. Occorrevano quindi nuove nomenclature, e classificazioni innovative aperte a tutto ciò che si stava scoprendo. A questo compito si dedicò Aldrovandi, con un impegno che lo portò alla compilazione di oltre 360 volumi manoscritti dedicati agli studi di zoologia, botanica e mineralogia, molti dei quali sono tuttora inediti.

Fig. 3: Frontespizio del libro "De animalibus insectis libri septem cum singulorum iconibus ad vivum expressis" di Ulisse Aldrovandi pubblicato nel 1602.
(Credit: Biblioteca del Dip. di Biologia evoluzionistica sperimentale - Università di Bologna)

 

Aldrovandi stilò il proprio testamento nel 1603. Le sue volontà furono quelle di lasciare il suo intero patrimonio scientifico, al quale aveva dedicato l'intera esistenza, al Senato di Bologna, il quale a sua volta avrebbe avuto l'impegno di conservarlo idoneamente nella sua interezza in un unico luogo. Alla sua morte avvenuta nel 1605, la città e l'Università di Bologna divennero così proprietari e custodi dell'eredità materiale e scientifica di questo naturalista, considerato da Linneo e da Buffon il fondatore della Storia Naturale moderna.

Il 4 maggio 2005 ricorre il IV centenario della morte di Ulisse Aldrovandi, che viene celebrato a Bologna con un denso programma di iniziative:Centenarioaldrovandi.org

Link utili

  Celebrazioni per il IV Centenario della morte di Ulisse Aldrovandi: "Centenarioaldrovandi.org"

  Il teatro della natura di Ulisse Aldrovandi

  Erbario di Ulisse Aldrovandi - Università di Bologna

  Erbario dell'Università di Bologna

  Orto Botanico dell'Università di Bologna

 

Drago dalla "Monstrorum Historia" di Ulisse Aldrovandi. Roma, Biblioteca Alessandrina.

(Ulisse Aldrovandi - pagina 3 di 3)
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