La recente crisi della "mucca pazza"
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(Credit: Peter Krüger 2004) |
Nei primi anni del terzo millennio scoppia la crisi della mucca pazza. La BSE
viene identificata in quasi tutti i Paesi della Unione Europea esclusa la Svezia, viene
segnalata anche in Paesi extracomunitari quali Giappone, Canada e Stati Uniti.
In Italia la prima segnalazione è del 16 gennaio 2001.
I divieti includono sempre più organi tra il materiale specifico a rischio che devono essere
esclusi dall'alimentazione umana e animale: il cervello, il midollo spinale,
tutta la testa, esclusa la lingua e i masseteri, tutto l'intestino escluso il
rumine, tutta la colonna vertebrale degli animali di età superiore ai 12 mesi,
l'esclusione di quest'ultima ha determinato la scomparsa della vendita della
bistecca tagliata "alla fiorentina". Questo metodo di lavorazione della carne infatti
porta alla possibilità di consumare carne che contiene i gangli nervosi spinali
nei quali è stata dimostrata la presenza delle proteine prioniche patologiche.
La diagnosi, possibile solo dopo la morte dell'animale, viene effettuata con
test rapidi che utilizzano un campione di cervello, costituito dall'obex, che
viene prelevato ed esaminato con tecnica "Western
blotting"; alla positività al
test rapido segue la conferma mediante esame istologico effettuato nell'Istituto
Zooprofilattico Sperimentale di Torino, centro di referenza nazionale per le
TSE.
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Fig. 1: Sezione sagittale del cervello bovino che dimostra la sezione sagittale dell'obex. |
In Italia, dal 2001 ad oggi, i risultati dei test rapidi hanno evidenziato una positività di 1 bovino su circa 10.000 animali esaminati.
The Webweavers: Last modified Tue, 13 Sep 2005 11:08:09 GMT
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