È
possibile risparmiare nel settore dei trasporti?
I consumi energetici nel settore dei trasporti rappresentano
circa il 30% dei consumi nazionali complessivi di energia (182 Mtep).
I mezzi di trasporto su strada (auto e camion) costituiscono i principali
responsabili del consumo energetico rappresentando da
soli l'89% dei consumi totali di energia per trasporti; l'11% residuo è
destinato al traffico ferroviario e ai rifornimenti per aerei e navi.
Quale è la principale fonte energetica impiegata per i mezzi di
trasporto?
Il
petrolio
ed i suoi derivati costituiscono il 98% del consumo dei trasporti, solo una
piccola percentuale è attualmente coperta da gas naturale (auto a
metano).
Quale effetto hanno i consumi di energia per i trasporti sulla
sostenibilità?
Il consumo per i trasporti contribuisce all'impoverimento di
risorse non rinnovabili (soprattutto petrolio); è inoltre causa di immissione in
atmosfera di gas serra (responsabile dell'effetto
serra)
e di numerose sostanze che sono dannose per l'uomo, gli animali e
l'ambiente in generale; questo tipo di degrado ambientale è particolarmente
grave nei centri urbani dove si concentra un elevato traffico di veicoli a
motore.
È possibile risparmiare
energia in questo settore?
Per comprendere compiutamente come si
può risparmiare nella scelta e nell'uso dei veicoli a motore è necessario tener
presente come si converte l'energia sviluppata nella combustione del carburante
nei motori a combustione interna.
Fig 1: Come
si trasforma l'energia in un auto. |
La
figura 1 mostra le varie trasformazioni energetiche che hanno luogo in una
automobile durante il suo funzionamento. I combustibili maggiormente impiegati
sono la benzina e il gasolio; l'energia termica che si sviluppa all'interno del
motore viene in parte scaricata nell'ambiente (62%), circa il 18% del
combustibile è consumato ad auto ferma (partenza e fermata ai semafori). Solo circa il 20% del contenuto energetico
iniziale viene trasformato in lavoro meccanico che in parte (5%) viene dissipato
in attrito degli organi meccanici e solo il 15% raggiunge le ruote
dell'auto. Questa ultima frazione serve a vincere l'attrito di rotolamento delle
ruote (5%) e la parte restante serve in parte a vincere l'attrito dell'aria; il
6% viene dissipato nelle frenate.
Ecco
alcune delle possibili misure per risparmiare energia nel settore del trasporto
passeggeri:
-
uso di auto con minori consumi per chilometro ricorrendo a vetture di piccola
taglia e a motori con cicli termodinamici ad alto rendimento e sagome con
elevato coefficiente aerodinamico nonchè riducendo il peso dell'auto: esistono già sul mercato auto che consumano
3 litri di carburante per 100 km a differenza di molti modelli ancora
abbondanti nel parco auto che consumano 10 litri di carburante per 100 km;
- ricorso a tecnologie ibride quali lo"idling stop" ed i freni
con sistema di rigenerazione d'energia; il sistema "idling stop" determina
lo spegnimento del motore quando il veicolo si ferma; i freni con sistema di
rigenerazione vengono utilizzati per recuperare l'energia dispersa durante
la decelerazione;
- ricorso a nuovi servizi di
iniziativa privata come il car
sharing
e il car pooling;
- adozione di uno stile di guida
appropriato che può consentire risparmi di carburante del 5 - 25%.
- utilizzo
dei servizi pubblici quando possibile (il tragitto di un passeggero in
autobus comporta un consumo energetico 50 volte minore dello stesso percorso
in auto);
- utilizzo di ciclomotori e
biciclette quando vi siano le condizioni e le possibilità;
Cosa significa mobilità
sostenibile?
Come influisce sui consumi energetici nel settore
dei trasporti?
-
Consiste nell'insieme delle modalità di trasporto e movimentazione di
merci e persone che rispettano i principi dello sviluppo
sostenibile: contenuto uso di risorse naturali non rinnovabili, e basso o
nullo impatto
ambientale.
-
Obiettivi della mobilità sostenibile: ridurre i consumi energetici dei
trasporti, ridurre le congestioni del traffico; migliorare le condizione di
vita dei cittadini.
-
Misure atte a realizzare la mobilità
sostenibile: uso generalizzato dei trasporti pubblici, organizzazione degli spostamenti
della popolazione in modo da ridurre i picchi di traffico in determinati
momenti ed evitare gli ingorghi stradali.
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