La Certificazione Energetica di un edificio è
un documento che attesta le sue prestazioni energetiche. Per semplificare possiamo paragonare questo documento
all'etichetta energetica degli elettrodomestici da cui riusciamo a capire se
consuma molto o poco (figura 1). La soluzione più vantaggiosa per il risparmio energetico del riscaldamento domestico è la casa passiva: essa è un'abitazione che assicura il benessere termico senza alcun impianto di riscaldamento "convenzionale", ossia caldaia e termosifoni o sistemi analoghi. La casa è detta passiva perché la somma degli apporti passivi dell'irraggiamento solare che entra dalle finestre e del calore generato internamente all'edificio da elettrodomestici e dagli occupanti stessi sono sufficienti a compensare le perdite dell'involucro durante la stagione fredda. I requisiti energetici necessari a riscaldare una abitazione vengono di norma espressi in termini di energia (kWh) per unità di superficie e per anno (kWh/m2anno).
Il
requisito fondamentale di una casa passiva è il valore massimo di dispersione
termica che non deve superare i 15
kWh/m2anno: tali prestazioni si ottengono ricorrendo il più possibile alla
solarizzazione passiva, con l'adozione di isolamento termico ad altissime
prestazioni su murature perimetrali, tetto e superfici vetrate e mediante
l'adozione di sistemi di
ventilazione controllata a recupero energetico.
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