Supernovae
Una supernova si ha quando una stella alla fine della sua vita esplode. L'esplosione di una supernova diventa pericolosa per la vita sulla Terra quando avviene a meno di 25 anni luce; si stima che ciò possa accadere in media ogni 650 milioni di anni. L'evento di supernova è dovuto all'implosione degli strati esterni della stella e alla successiva espulsione degli stessi a velocità di migliaia di chilometri al secondo, con emissione contemporanea di grandi quantità di energia, anche sotto forma di neutrini. Vengono identificate due tipi di supernovae (SN): quelle che nascono da sistemi binari contenenti una nana bianca che supera la massa critica di 1.44 masse solari e quelle che sono lo stadio finale di stelle di massa iniziale superiore a 8 masse solari.
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Fig. 1: Foto effettuata con il telescopio VLT della Crab Nebula, i resti dell'esplosione della supernova osservata in Cina nel 1054.. (Credit: Courtesy ESO) | Il problema per il nostro pianeta è legato alla radiazione emessa durante l'esplosione. La parte di fotoni γ che giungono fino a noi interagisce con le molecole della nostra atmosfera alterandola in due modi:
- viene quasi completamente eliminato l'ozono dell'alta atmosfera, che ci protegge dalla radiazione solare UV, portando ad alterazioni del DNA degli esseri viventi e alla distruzione del fitoplancton;
- l'ossigeno si combina con l'azoto, formando degli ossidi velenosi e opachi che bloccano la radiazione solare, dando inizio ad una nuova glaciazione.
Le stelle che si trovano nella "zona pericolosa" per il nostro pianeta sono ben conosciute e l'unica che sembra essere prossima a diventare una supernova, se non adirittura una ipernova, è Eta Carinae, una stella supergigante blu della nostra galassia (Massa=100-150 masse solari, L=5x10&LSole), situata nella costellazione australe della Carena; L'ipotesi più accreditata è quella secondo la quale l'esplosione dovrebbe avvenire entro il prossimo milione di anni, dopo che la stella, a seguito di una notevole perdita di massa, è diventata una Stella Wolf-Rayet. Non conoscendo però la sua età e il suo stadio evolutivo, non viene del tutto scartata la possibilità che diventi una supernova nei prossimi millenni. Recentemente è stata proposta una nuova ipotesi prendendo a modello l'esplosione di una stella molto simile, la progenitrice della SN 2006jc, nella galassia UGC 4904, che 2 anni prima di esplodere ebbe un improvviso aumento di luminosità; in questo caso Eta Carinae potrebbe esplodere entro qualche decina di anni, fornendo uno spettacolo unico: secondo Dave Pooley in questo caso la sua luminosità apparente supererà quella del pianeta Venere, risultando visibile anche di giorno e di notte sarà possibile leggere un libro.
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Fig. 3: Foto della supernova SN 2006jc, l'oggetto cerchiato di rosso. Si vede anche la galassia che la contiene.. (Credit: Courtesy INAF) | A causa della distanza, si trova a circa 9260 anni luce dalla Terra, le radiazioni emesse non saranno pericolose per noi, ma potrebbero esserlo per i satelliti artificiali e gli astronauti; il pericolo potrebbe sussistere se, a seguito dell'esplosione, Eta Carinae originasse un gamma ray burst, ma solo se l'asse di rotazione della stella fosse puntato verso il nostro pianeta, cosa attualmente falsa, ma che a causa della precessione potrebbe verificarsi in futuro.
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