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   Dove cercare informazioni più precise e puntuali?

Sono disponibili molti manuali tecnici e operativi, ma effettivamente, l'informazione ad uso dei non-addetti ai lavori è insufficiente e, spesso, di difficile comprensione.
L'argomento è molto complesso e può essere involontariamente banalizzato o reso talmente "pesante" e "accademico" da giustificare un vero e proprio rifiuto.
Come sempre, ci vorrebbe un "giusto mezzo", non facile da raggiungere.

Ci permettiamo di segnalare alcune opere divulgative ("Onde in Campo", "Radiazioni non ionizzanti, ) senza offesa per le altre.
Coloro che volessero approfondire i vari aspetti più quantitativi sono invitati a consultare direttamente i lavori scientifici richiamati nel testo.

Dal punto di vista pratico possiamo rivolgerci alle varie ARPA, le Agenzie Regionali per la Prevenzione e l'Ambiente, che si occupano di tutti gli aspetti della prevenzione e protezione ambientale (per esempio sul sito dell'ARPA Emilia -Romagna è possibile reperire le carte tematiche che riportano la collocazione delle varie sorgenti sul territorio: http://www.arpa.emr.it/rimini/, http://www.arpa.emr.it/piacenza/). In particolare, esse hanno il compito istituzionale di garantire il rispetto dei limiti di esposizione da parte delle sorgenti che irradiano sugli ambienti abitativi.
Questo rispetto viene garantito da una parte attraverso valutazioni preventive dei progetti basate su modelli matematici di simulazione e, dall'altra, attraverso misure dirette di controllo dei campi elettromagneticiDizionario.

Fig. 1: Immagine di elettrodotti vicino ad una abitazione nel quartiere San Donato della città di Bologna.
(
Credit:  Elettrosmog.com)

Quali sono i limiti previsti dalla legge?

Per quanto riguarda le frequenzeDizionario industriali esiste il DPCM 8 luglio 2003 che prevede limiti di esposizione di 100 microDizionarioteslaDizionario per l'induzione magneticaDizionario e 5 kV/m per il campo elettrico (intesi come valori efficaci).

A titolo di cautela si raccomanda che nelle aree di gioco per l'infanzia, in ambienti abitativi, e/o scolastici, e nei luoghi adibiti a permanenze non inferiori a quattro ore giornaliere, l'induzione magnetica non superi il valore di attenzione di 10 microtesla, da intendersi come mediana dei valori nell'arco delle 24 ore nelle normali condizioni di esercizio.

Inoltre, nella progettazione di nuovi elettrodotti, in corrispondenza di aree gioco per l'infanzia, di ambienti abitativi, di ambienti scolastici e di luoghi adibiti a permanenza non inferiori alle quattro ore e nella progettazione dei nuovi insediamenti e delle nuove aree di cui sopra è fissato, come obiettivo di qualità per l'induzione magnetica, il limite di 3 microtesla (da intendersi come mediana dei valori nell'arco delle 24 ore nelle normali condizioni di esercizio).
Al contrario delle basse frequenze dove i limiti previsti dalle normative vigenti si riferiscono attualmente ai soli effetti acuti, nel caso delle alte frequenze il DPCM dell'8 luglio 2003 fissa limiti che tengono conto anche delle esposizioni prolungate.
Per esempio, in corrispondenza di abitazioni in prossimità di apparati quali antenne per la telefonia cellulare, impianti radiotelevisivi, ponti radio, ecc. il campo elettrico non deve superare 6 VDizionario/m  e il campo magnetico non deve superare 0.016 ADizionario/m.
Sono invece ammessi valori più alti in zone non abitate; valori diversi a seconda della tipologia degli impianti. Per esempio 20 V/m e 0.05 A/m per gli impianti di telefonia cellulare.