si puo' ridurre l'elettrosmog? indice elettrosmog uso piu' virtuoso della tecnologia

   Quali interventi potrebbero ridurre l'attuale "fondo di esposizione" alle radiazioni elettromagnetiche

Sono possibili diversi interventi tecnici per ridurre non solo il campo elettrico e il campo magnetico prodotto dalle linee elettriche tradizionali ma anche il loro impattoDizionario estetico sull'ambiente. Tra questi sembra possa avere uno sviluppo futuro il cavo interrato (figura 1) da tempo utilizzato nelle medie tensioni e recentemente anche nelle alte tensioni, anche se, per ora, tale impiego è limitato a brevi tratti. Questo perché non sono ancora risolti alcuni problemi sia di tipo tecnico (come l'impatto ambientale al momento della posa ed il problema della potenza reattiva, cioè la produzione di una corrente capacitiva che si contrappone a quella trasmissibile oltre una certa lunghezza del cavo); sia di tipo economico perchè il costo iniziale è circa 10 volte quello previsto per una linea aerea corrispondente ed ancor più grave è la spesa di manutenzione.

Fig. 1: Immagine di un cavo interrato.
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Credit:  ENEL)

I cavi vengono posizionati ad una profondità di circa un metro e rispetto ad una corrispondente linea aerea ad alta tensione, la linea interrata posizionata con i cavi allineati permette una notevole riduzione del campo magnetico, specie nel caso in cui i cavi siano disposti in una configurazione elicoidale. I cavi, oltre a consentire una diminuzione del campo magnetico, permettono una notevole riduzione anche del campo elettrico grazie alla vicinanza dei conduttori e all'effetto schermante del terreno.

Un'altra soluzione particolarmente interessante per ridurre l'esposizione al campo magnetico per linee aeree prevede soluzioni compatte dove i conduttori, grazie all'impiego di mensole isolanti, sono molto più ravvicinati rispetto a quelli previsti per le linee elettriche tradizionali. Tra l'altro le linee compatte, per le loro ridotte dimensioni, riducono anche l'impatto visivo.

Per ridurre i campi elettromagnetici emessi dalle antenne radio-base (figura 2, 3) sono possibili diversi accorgimenti che dovrebbero essere preventivati già all'atto della progettazione dell'impianto stesso adottando soluzioni tecniche più idonee e soprattutto individuando siti adeguati. A impianto già attivato, si possono adottare alcuni utili accorgimenti tecnici, tra cui i più   importanti sono: a) ridurre la potenza emessa dalla sorgente, b) evitare che il fascio delle onde elettromagnetiche sia diretto sulle abitazioni vicine, c) aumentare la distanza tra la sorgente e l'individuo esposto, d) frapporre uno schermo tra la sorgente e l'abitazione interessata.

 

Fig. 2: Ripetitori televisivi.
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Credit:  Arpa Veneto)
  Fig. 3: Stazione radio-base (SRB).
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Credit:  Arpa Veneto)

 

Fig. 4: Mappa della distribuzione verticale del campo elettrico generato da una tipica SRB (distanze orizzontali e verticali in m).
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Credit:  Arpa Veneto)

N.B. La riduzione della potenza sarebbe la scelta migliore e più efficace e forse la più ovvia ma nel caso di impianti di telecomunicazioni è necessario considerare che la riduzione della potenza potrebbe determinare  serie difficoltà per il regolare servizio.

Sono allo studio altri espedienti (come quello delle cosiddette "antenne intelligenti") ma quasi sempre irti di difficoltà tecnico-pratiche oltre a quelle economiche. Difficoltà che saranno compensate da una migliore gestione di una risorsa tanto preziosa sia per l'utente che per chi fornisce il servizio.