Di cosa è fatta la materia oscura?
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Fig. 1: La struttura su grande scala dell'Universo: ogni
puntino rappresenta una galassia. La nostra galassia si trova al centro
della figura e la distanza fino al bordo della figura è di circa 500
milioni di
anni luce.
Notare gli addensamenti di galassie e i grandi
"spazi vuoti". La regione orizzontale in cui mancano informazioni è quella
nel piano della nostra
galassia. Le linee tratteggiate indicano la profondità delle regioni
angolari osservate.
(Credit: Costa et al. 1994) |
Il
Telescopio Spaziale Hubble
ha mostrato che nel cielo, in una dimensione
angolare pari a quella sotto cui è vista la luna, vi
sono milioni di galassie. Da molte misure di questo tipo si riesce a stimare che
nell'Universo vi siano circa 100 miliardi di galassie e che ciascuna di esse sia
in media composta di circa 100 miliardi di stelle!
Questa enorme quantità
di materia è in realtà poca cosa quando la si confronta con la
materia oscura,
sia essa materia oscura "ordinaria"
oppure "esotica".
L'ammontare nell'Universo di materia ordinaria o barionica (cioè costituita di protoni e
neutroni),
sia visibile che oscura, può essere stimata
sulla base della quantità relativa di
deuterio
e di elio presente oggi e presente circa tre minuti dopo il
Big Bang.
Se allora vi fosse
stata molta materia barionica, le collisioni fra
nucleoni
prima, e fra
nuclei
poi, sarebbero state molto probabili nei primi attimi dell'Universo e la frazione di deuterio dovrebbe
essere ora molto piccola perché i nuclei di deuterio
danno luogo ad elio; se invece
la materia barionica fosse poca, allora la
quantità di deuterio dovrebbe essere relativamente più
abbondante.
Dalle misure più recenti delle attuali quantità relative di deuterio e di
elio, si deduce che la materia barionica presente nell'Universo sia circa solo
un settimo di quella necessaria per tenere legate le stelle nelle galassie e le
galassie negli ammassi. Con metodi indiretti gli astrofisici hanno inoltre stimato che la materia barionica che non emette luce
visibile sia circa 9 volte quella che emette luce visibile.
Di cosa è composta? Si tratta di enormi nubi di gas nei grandi
ammassi
di galassie, di "
buchi neri
" provenienti dal collasso di stelle e anche
di buchi neri massicci al centro delle galassie , di
stelle "morte" (
nane bianche,
stelle di neutroni,
...), di oggetti di dimensioni planetarie, indicati con il nome
generico di
MACHO
(MAssive Compact Halo Objects), ecc..
Da quanto detto finora, risulta chiara la necessità di ipotizzare l'esistenza
di materia oscura non barionica.
Si pensa che l'Universo contenga un gran numero di
neutrini, particelle ben note
nel campo della fisica delle particelle elementari, che sarebbero stati prodotti
nelle prime fasi di vita dell'Universo. Essi sono un po'
"particelle fantasma" perché
hanno carica elettrica nulla e raramente interagiscono con la materia ordinaria.
Misure di precisione effettuate con acceleratori di particelle hanno
mostrato l'esistenza di tre tipi diversi di neutrini.
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Fig. 2: Rappresentazione artistica
della produzione di neutrini atmosferici da parte di
raggi cosmici.
(Credit: INFN-Notizie
N.1 giugno 1999) |
Gli esperimenti
Kamiokande
e
Superkamiokande
in Giappone
Macro al Gran
Sasso, e
Soudan 2 negli
Stati Uniti hanno
presentato risultati sui cosidetti "neutrini atmosferici", risultati che
suggeriscono fortemente che un neutrino di un tipo può trasformarsi in un neutrino di un
altro tipo (oscillazioni dei neutrini); questo può avvenire solo se i neutrini
hanno massa non nulla. Si arriva alla stessa conclusione anche per i neutrini
provenienti dal sole (esperimenti
Homestake
negli USA,
GALLEX
al Gran Sasso,
SNO in Canada, ...). La massa stimata per i neutrini è
però molto piccola; moltiplicandola per il gran numero di
neutrini presenti nell'Universo si ottiene
un contributo alla massa totale
dell'Universo poco meno della materia visibile.
Il contributo di neutrini dotati di massa non cambia quindi la situazione, tanto
più che il loro effetto è ridotto dal fatto che, possedendo una velocità molto
prossima a quella della luce, possono giocare un ruolo solo nel tenere legati
grandissimi ammassi di galassie, ma non i normali ammassi, né tanto meno le
stelle in una galassia. Anche se non è stato possibile rivelarli
sperimentalmente, si pensa che la loro energia media sia grande rispetto
alla massa e quindi la loro velocità sarebbe circa quella della luce. Si dice che i neutrini costituiscono parte della
materia oscura calda.
Sembra
inoltre necessario ipotizzare che negli aloni delle galassie vi siano particelle di massa
relativamente grande che viaggino con una tipica velocità galattica, di circa un
millesimo della velocità della luce (si parla di
materia oscura fredda).
I fisici cercano da tempo di produrre tali particelle
agli acceleratori di alta energia, ma finora non ne hanno
osservate, il che potrebbe implicare che
debbano essere molto massive; tali ricerche proseguiranno agli acceleratori
futuri aventi energie molto maggiori.
D'altra parte i fisici astroparticellari cercano tali particelle nella
radiazione cosmica, utilizzando sofisticati rivelatori dove tali particelle
dovrebbero interagire. Data la rarità di queste possibili interazioni occorre
ridurre al minimo ogni tipo di fondo, quale quello legato ai raggi cosmici
carichi, e alla radioattivitá ambientale. I rivelatori devono quindi essere
localizzati in laboratori sotterranei.
Ma quali potrebbero essere
queste fantomatiche particelle massive che viaggiano così lentamente? I fisici teorici ne hanno
ipotizzate parecchie.
La più strana è forse il
neutralino
che sarebbe la particella
supersimmetrica
elettricamente neutra con
massa più bassa. La predizione dell'esistenza di super-particelle (s-particelle)
è basata su una possibile
simmetria
bosone-
fermione,
che dice che ad ogni particella con spin semintero
(come l'elettrone, i
quarks,
i
neutrini, ...) deve corrispondere una s-particella avente
spin intero (s-elettrone, s-quark, s-neutrino, ...); analogamente ad ogni
particella ordinaria con spin intero (es. il
fotone) deve corrispondere una
s-particella con spin semintero (es. il fotino). Il candidato più accreditato
per spiegare la materia oscura fredda è il
neutralino, una s-particella che può essere considerata come un miscuglio di
s-particelle che sono partner supersimmetriche del fotone, del bosone
Z 0
e di due bosoni di
Higgs.
Un'altra possibilità potrebbe essere costituita dai
nucleariti, agglomerati di quarks u, d ed
s. Gli ordinari nuclei atomici sono costituiti da protoni e neutroni a
loro volta costituiti di quarks u, d. Nei nucleariti non vi sarebbe
l'equivalente dei
protoni
e
neutroni,
ma i quarks u,d,s, sarebbero liberi di
muoversi all'interno di tutto il nuclearite. I nucleariti avrebbero densità
più elevata dei nuclei ordinari e sarebbero stabili anche per masse molto più
elevate di quelle dei nuclei di uranio.
Un'altra possibilità potrebbe essere costituita da
monopoli magnetici,
ipotetiche particelle dotate di carica magnetica. Essi possono essere accelerati
nel campo magnetico galattico e avere quindi uno spettro di velocità.
Vi sono anche altri candidati: per es. gli
assioni,
ipotizzati per rimuovere un problema del
Modello Standard
delle particelle. Gli
assioni avrebbero massa piccolissima, ve ne sarebbero tantissimi e avrebbero una
velocità di circa un millesimo della velocità della luce;
essi vengono cercati tramite rivelatori funzionanti come ricevitori di microonde.
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