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biologico soggetto a specifici controlli

Una scienza fortemente innovativa

 
Fig. 1: Una coccinella punctata che divora un afide. Gli afidi sono insetti fitofagi che si nutrono della linfa delle piante.
(Credit: Renzo del Rosso)

A coloro poi che ritengono che l'Agricoltura Biologica rappresenti un "ritorno al passato", associando a questa affermazione una connotazione sostanzialmente negativa, occorre ricordare che la tecnica di produzione biologica è fortemente innovativa. Si pensi, per esempio:

  • al ricorso ai naturali predatori dei fitofagiDizionario (crisope, coccinelle, ecc.);
  • al rilascio di maschi sterili, che contrasta la diffusione dell'insetto dannoso nelle generazioni future;
  • all'utilizzazione di batteri e di virus specifici per determinati insetti;
  • all'utilizzazione della "confusione sessuale": una tecnica che mediante l'utilizzazione di feromoniDizionario tende a confondere i maschi, i quali non riescono a trovare la "vera femmina" da fecondare
  • all'impiego di insetticidi naturali (piretroDizionario, farina di diatomeeDizionario, ecc.), che hanno la caratteristica di essere poco tossici e poco persistenti;
  • all'utilizzazione di estratti e macerati vegetali.

Anche i parassiti vegetali sono controllati mediante l'utilizzazione di sostanze che ne inibiscono la diffusione e che si trovano normalmente in natura, quali lo zolfo, il rame, il carbonato di calcio, il propoli, ecc.


Fig. 2: Metodo della confusione sessuale. Ogni "dispenser" copre una superficie di 20 mq (foto S. Fei)
(Credit: INEA - Istituto Nazionale di Economia Agraria)

Per quanto riguarda la fertilità del suolo, essa è mantenuta con l'impiego di letame o di altri concimi organici e tramite la pratica del sovescioDizionario, che consiste nel coltivare prima della coltura principale un'altra pianta che sarà poi interrata e fungerà da concime. Nella fertilizzazione possono essere utilizzati estratti vegetali per guidare la compostazione della sostanza organica o per stimolare l'azione microbica del terreno.
A questo punto una domanda è lecita: sono ammesse tutte le sostanze naturali? La risposta è negativa, in quanto il coltivatore biologico può utilizzare solo le sostanze contenute in un particolare elenco, che viene mantenuto costantemente aggiornato dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali.
Il controllo delle erbe infestanti, che rappresenta uno dei problemi di maggior rilievo per l'agricoltore biologico, avviene attraverso il ricorso a rotazioni adeguate, alla pacciamaturaDizionario con materiale vegetale, alla coltivazione di piante a foglia larga, che ne inibiscono la crescita e la diffusione, all'adozione di adeguate lavorazioni al terreno, alla falciatura, al pascolo del bestiame, ecc.

Da quanto detto sopra, ecco che appare chiaro come l'agricoltura biologica debba essere vista anche come un grande campo sperimentale: un campo nel quale vengono sperimentate tecniche di coltivazione e tecniche di lotta ai parassiti di tipo "soft", che, una volta adottate nella coltivazione biologica, possono essere trasferite anche nella tecnica di produzione convenzionale, con indubbi vantaggi per la qualità del prodotto alimentare convenzionale e della salubrità del territorio. 

In Italia l'Agricoltura Biologica, se confrontata con le esperienze in atto in altri Paesi del Nord-Europa, può essere definita ancora "giovane", sia per quanto riguarda la sua diffusione, sia per quanto concerne la situazione legislativa ed organizzativa a tutti i livelli (produzione, trasformazione, commercializzazione, ecc.). Negli ultimi anni si è però assistito ad una vera e propria esplosione del numero delle aziende agricole che decidono di "convertirsi" a questo sistema produttivo, tanto che il nostro Paese figura al terzo posto a livello mondiale, dopo Australia e Argentina, relativamente alle superfici certificate a biologico (oltre 1,2 milioni di ettari, pari ad oltre l'8% della superficie agraria coltivata). A livello agricolo si stima che il fatturato dell'Agricoltura Biologica si attesti intorno ai 3 miliardi di Euro. Da rilevare, infine, che i prodotti dell'Agricoltura Biologica sono per la gran parte esportati nei Paesi del Nord-Europa, dove, come si è detto, è maggiormente radicata una tradizione al consumo di alimenti biologici. 

The Webweavers: Last modified Last modified Wed, 1 Aug 2007 17:07:53 GMT