brivido
Contrazione involontaria e ritmica dei muscoli scheletrici che
produce un tremore incontrollabile ed è principalmente volta ad
aumentare la produzione di calore corporeo in condizioni di
esposizione a bassa temperatura ambientale.
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diencefalo
Formazione
encefalica posta alla base del cervello. È suddiviso in
ipotalamo e talamo e racchiude il terzo ventricolo.
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elettrocardiogramma
Rappresentazione
grafica delle variazioni dell'attività elettrica del cuore che
sono alla base della ritmicità della contrazione del muscolo
cardiaco. Il segnale si deriva grazie all'utilizzo di elettrodi
che vengono applicati sulla cute degli arti e del torace.
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elettroencefalogramma
Rappresentazione grafica delle variazioni dell'attività
elettrica dell'encefalo. Il segnale si deriva grazie
all’utilizzo di elettrodi che vengono applicati sullo scalpo.
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elettromiogramma
Rappresentazione grafica delle variazioni dell'attività
elettrica dei muscoli scheletrici che sono alla base della
contrazione dei medesimi. Il segnale si deriva grazie
all'utilizzo di sottili elettrodi aghiformi che vengono inseriti
nel muscolo.
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encefalo
Parte rostrale del sistema nervoso centrale contenuta nella
cavità cranica che, in unione con la parte caudale (midollo
spinale), costituisce il neurasse. L'encefalo comprende il
cervello propriamente detto (costituito da telencefalo e
diencefalo), il cervelletto e il tronco dell'encefalo
(costituito da mesencefalo, ponte e bulbo).
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encefalopatia spongiforme bovina BSE
Malattia degenerativa e trasmissibile che colpisce il sistema
nervoso centrale e porta alla progressiva paralisi motoria.
Appartiene al gruppo delle malattie da prioni. La BSE è una
malattia confinata al bestiame; tuttavia negli anni '90 si sono
verificati casi umani di encefalopatia dovuti a una variante
della BSE, trasmessa da carne infetta.
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ipnico
Termine che connota fenomeni in relazione con il sonno.
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ipnogramma
Rappresentazione grafica della successione durante la notte
delle diverse fasi del sonno (sonno NREM, fasi I-IV; sonno REM).
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ipocretina
Molecola di natura proteica prodotta da cellule nervose situate
nella porzione postero-laterale dell'ipotalamo che viene
utilizzata dalle medesime per trasmettere l'informazione nervosa
in diverse aree dell'encefalo. Alterazioni della sua produzione
o del suo riconoscimento da parte di alcune cellule nervose
bersaglio sono state recentemente associate alla presenza di
narcolessia.
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ipotalamo
Formazione nervosa posta alla base del diencefalo che presiede e
coordina le attività nervose ed endocrine volte al mantenimento
delle funzioni vitali dell'organismo.
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ipotonia
Riduzione o assenza (atonia) dello stato di contrazione basale
dei muscoli scheletrici.
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mioclonia
Contrazione
muscolare involontaria, improvvisa e molto rapida che può
interessare uno o pochi fascicoli muscolari, un singolo muscolo,
come accade normalmente durante il sonno, o gruppi di muscoli,
come accade in condizioni patologiche.
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narcolessia
Condizione di ipersonnia, la cui causa è ancora sconosciuta. La
narcolessia si presenta come un bisogno improvviso di sonno
caratterizzato da attacchi di durata media compresa tra i 10 e i
15 minuti. Spesso la crisi di sonno non ha rapporto con fattori
scatenanti specifici; talvolta, invece, dipende chiaramente da
sollecitazioni emotive (sorprese, paura). Frequentemente gli
accessi di sonno si alternano con attacchi di cataplessia
(brusche cadute a terra dovute a perdita improvvisa del tono
muscolare e della motilità volontaria).
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NREM, sonno
Fase
del sonno caratterizzata da un elettroencefalogramma con onde di
bassa frequenza ed elevata ampiezza (sincronizzazione) e
dall'assenza dei movimenti oculari rapidi ("non rapid eye
movement" in inglese, da cui l'acronimo NREM). Viene anche
definito sonno "a onde lente" a causa della sincronizzazione
dell'elettroencefalogramma. Questa fase è inoltre caratterizzata
da ridotta attività motoria, diminuita e regolare attività
circolatoria e respiratoria.
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oculogramma
Rappresentazione grafica dei movimenti oculari. Il segnale si
deriva grazie all'utilizzo di elettrodi che sono applicati sulle
palpebre.
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omeotermia
Condizione in cui la temperatura corporea è mantenuta costante,
indipendentemente dalla temperatura ambientale.
È caratteristica dei mammiferi e degli uccelli.
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onirico
Termine che connota fenomeni in relazione con il sogno.
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parasimpatico, sistema
Componente del sistema nervoso vegetativo che coordina
l'attività degli organi e degli apparati predisponendo
l'organismo a una condizione di ristoro e riposo. Tipicamente
determina una riduzione dell'attività cardiaca.
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polipnea termica
Tipo di respiro superficiale e ad alta frequenza mediante il
quale, in condizioni di esposizione a elevate temperature
ambientali, gli animali dotati di pelliccia raffreddano il cavo
orale per disperdere l'eccesso di calore.
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polisonnografia
Rappresentazione
grafica simultanea dell'attività elettrica dell'encefalo
(elettroencefalogramma), del cuore (elettrocardiogramma) e dei
muscoli scheletrici (elettromiogramma), del ritmo respiratorio
(spirogramma) e della temperatura corporea durante il sonno.
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prioni
proteine anomale capaci di trasformare le analoghe proteine
naturali presenti nelle cellule cerebrali in una struttura
fibrillare che si accumula danneggiando le cellule nervose. Sono
responsabili di alcune malattie degenerative come la malattia di
Creutzfeld-Jacobs e l'insonnia fatale.
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REM, sonno
Fase del sonno caratterizzata da un
elettroencefalogramma con onde di alta frequenza e piccola ampiezza (desincronizzazione)
e dalla presenza di movimenti oculari rapidi (rapid eye movement in inglese,
da cui l'acronimo REM). Viene anche
definito "sonno paradosso" a causa dell'attività elettroencefalografica
desincronizzata, simile a quella della veglia. Questa fase è inoltre
caratterizzata da ipotonia muscolare intervallata da brevi scosse, irregolare
attività respiratoria e cardiaca, sospensione o depressione della
termoregolazione e attività onirica molto intensa.
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simpatico, sistema
Componente
del sistema nervoso vegetativo che coordina l'attività degli
organi e degli apparati predisponendo l'organismo all'azione e
ad affrontare condizioni di lotta o fuga. Tipicamente determina
un'aumento dell'attività cardiaca.
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sistema nervoso vegetativo
Porzione del sistema nervoso preposta alla regolazione
involontaria delle funzioni viscerali e al loro coordinamento in
accordo con le diverse necessità dell’organismo, al fine di
mantenere nella norma i parametri vitali. Si compone di due
sezioni, quella simpatica e quella parasimpatica.
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sostanza reticolare attivante
Complessa rete di cellule nervose del tronco dell'encefalo, la
cui attività è in grado di promuovere lo stato di veglia.
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spirogramma
Rappresentazione
grafica della successione degli atti respiratori che ne
riproduce frequenza e ampiezza. Il segnale si deriva grazie
all'utilizzo di cinture applicate intorno al torace che
convertono la sua distensione in un segnale elettrico.
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talamo
Formazione nervosa posta al centro del diencefalo che
costituisce una stazione obbligata per tutte le informazioni
nervose di tipo sensitivo e sensoriale provenienti dall’interno
e dall'esterno dell'organismo.
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tomografia ad emissione di positroni (PET)
Metodo radiologico che mira all'ottenimento di immagini nitide
con l'utilizzo di radioisotopi emettitori di positroni. Si
utilizzano in genere molecole di glucosio marcato, che si
concentrano nelle zone di tessuto ad alto metabolismo.
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tronco dell'encefalo
Parte del sistema nervoso centrale contenuta nella scatola
cranica che sta alla base dell'encefalo ed è costituita da
mesencefalo, ponte e bulbo.
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ultradiano, ciclo
Termine che in biologia indica qualunque ciclo che abbia una
periodicità inferiore alle 24 ore.
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vasocostrizione
Riduzione del calibro dei vasi sanguigni che determina una
riduzione del flusso di sangue attraverso i medesimi. La
costrizione dei vasi della cute, riducendo il flusso di sangue
sulla superficie corporea limita la dispersione di calore in
condizioni di esposizione a bassa temperatura ambientale.
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vasodilatazione
Aumento del calibro dei vasi sanguigni che determina un aumento
del flusso di sangue attraverso i medesimi. La dilatazione dei
vasi della cute, aumentando il flusso di sangue sulla superficie
corporea favorisce la dispersione di calore in condizioni di
esposizione a elevata temperatura ambientale.
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