Domande & Risposte
Probabilmente perché contrariamente a quanto è stato ipotizzato alla fine degli anni novanta, attualmente non si registra un incremento dei casi di encefalopatia spongiforme né nei bovini (BSE), né nell'uomo (CJD, vCJD). Inoltre, sulla base delle conoscenze scientifiche fin qui acquisite, misure preventive sono state adottate nel corso degli ultimi anni per tutelare la salute dei consumatori. Sono molecole proteiche patologiche ottenute per modificazione nella conformazione di proteine normalmente presenti nell'organismo. Dotate di elevata resistenza nei confronti dei comuni sistemi di disinfezione chimici e fisici, nonché agli enzimi proteolitici, pur essendo trasmissibili, sono privi di acidi nucleici ed
incapaci di indurre alcuna risposta sia infiammatoria che immunitaria nell'organismo ospite.
Per quanto buona, non è ancora possibile, ma presto lo sarà: sembra entro la fine del 2005! Il nome "fiorentina" indica il tipo di taglio, inteso come metodo di lavorazione, tipico della zona di Firenze. Questo metodo di lavorazione non comporta l'asportazione della colonna vertebrale nella quale sono contenuti i gangli spinali in cui è stata dimostrata la presenza di prioni. Per questo la legge impone, al momento, l'asportazione della colonna vertebrale in tutti gli animali con età superiore ai dodici mesi. In base ai dati fin qui trovati non sembra che il latte vaccino possa essere considerato "a rischio" per la presenza di prioni. L'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, con sede a Parma, recentemente invitata dalla Commissione Europea ad esprimersi sull'argomento, ha concluso inoltre che neppure latte e derivati di ovi-caprini sani dovrebbero rappresentare un pericolo per i consumatori, mentre, non è possibile considerare allo stesso modo il latte proveniente da animali affetti da mastite. Una terapia non è ancora stata scoperta. Numerosi sono i gruppi di ricerca che lavorano in tutto il mondo a questo scopo. La tendenza attuale è la messa a punto di un vaccino in grado di neutralizzare i prioni alterati. Essendo una malattia piuttosto recente, il primo caso risale al 1986 in Gran Bretagna, la causa è ancora incerta. Gli animali colpiti presentano accumulo di proteine prioniche anomale nel sistema nervoso centrale e più precisamente nell'encefalo. L'ipotesi più accreditata è che siano proprio i prioni a causare questa encefalopatia, ma in realtà non è ancora chiaro se siano effettivamente la causa o la conseguenza. Altre ipotesi sull'agente eziologico sono quelle dei virus lenti e del virino. Così sembrerebbe: oltre agli episodi di variante del morbo di Creutzfeldt-Jacob (vCJD) che interessano l'uomo, tra la fine del 2004 e l'inizio del 2005 è stato scoperto e confermato un caso di BSE caprina. La capra era francese e il ritrovamento è frutto di un piano europeo di sorveglianza per le encefalopatie negli ovi-caprini. The Webweavers: Last modified Tue, 13 Sep 2005 11:08:09 GMT |