
Significato
evolutivo della sessualità

Fig. 1: Cariotipi umani
maschili e femminili. (X e Y sono i cromosomi sessuali) |
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Essere maschio o femmina si
eredita? E come succede?
Il sesso è
un complesso di caratteri primari e secondari (questi ultimi indotti dai
primi), che vengono ovviamente ereditati dai genitori. Per la determinazione del
sesso esistono alcuni modelli detti "cromosomici", cioè combinazioni diverse di
alcuni cromosomi che definiscono il sesso degli individui. Quelli più noti
perché più diffusi sono quelli legati ai "cromosomi sessuali", così chiamati
perché la loro combinazione è presente costantemente sia nei maschi sia nelle
femmine. Il modello XX e XY è quello che si trova anche nella specie umana, dove
le femmine hanno un corredo cromosomico
AA + XX
in cui AA simbolizza l'insieme diploide
dei cromosomi non coinvolti nella determinazione del sesso e la coppia XX i due
cromosomi responsabili della sessualità femminile. Nei maschi invece abbiamo un
corredo cromosomico
AA+XY
dove i due cromosomi X e Y sono
responsabili della sessualità maschile.
Cosa succede quando i maschi e le
femmine producono i gameti ovviamente dopo una meiosi che ne ha dimezzato il
numero cromosomico? Dimezzano il loro corredo cromosomico, che nelle femmine sarà
A+X in tutte le uova, mentre nei maschi ci saranno due tipi di spermi, cioè A+X
(50%) e A+Y (50%). Quando due gameti, uovo e spermio, si incontreranno nella
fecondazione può succedere che un uovo A+X incontri uno spermio A+X e quindi nascerà
un individuo AA+XX che sarà una femmina, oppure se la combinazione è
A+X e A+Y nascerà un maschio cioè un AA+XY.
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Fig. 2: Determinazione cromosomica del sesso in varie specie animali.
(Nel sistema X-0 lo zero indica l'assenza di un cromosoma sessuale)
(Credit: Addison Wesley Longman
- immagine modificata) |
Le specie che presentano cromosomi
sessuali diversi (e questo vuol dire che non è così per tutte) vengono definite
"eterogametiche" e possono essere a eterogametia maschile o femminile a seconda
che i due cromosomi sessuali diversi siano portati dai maschi o dalle femmine
(come ad esempio negli Uccelli, dove i cromosomi sessuali sono indicati con le
sigle ZW nelle femmine e ZZ nei maschi). L'eterogametia, maschile o femminile che
sia, non è sempre e necessariamente legata alla presenza di due cromosomi diversi,
ma, come in alcune farfalle, può derivare dall'assenza di un cromosoma, cioè
AA+XX nelle femmine
e
AA+X0 nei
maschi
o viceversa.
I meccanismi
appena descritti non sono però validi per tutti gli animali; per primo bisogna
dire che di molti ancora non si conoscono né cromosomi né i reali meccanismi di
determinazione sessuale. Per secondo, che non tutti gli animali presentano
differenze sessuali, in quanto le due sessualità sono presenti assieme nello
stesso individuo. Siamo nella condizione ermafrodita (parola di origine
greca, che fa riferimento a una divinità con caratteri sia maschili che
femminili).
L'ermafroditismo rappresenta, dal punto di vista evolutivo, una
condizione molto primitiva, essendo molto comune e diffusa negli animali a più
basso livello organizzativo e con capacità scarse o nulle di movimento
nell'ambiente. Si capisce anche perché animali senza alcun tipo di movimento, o
poca propensione a praticarlo, ottimizzano così ogni incontro riproduttivo
(accoppiamento e fecondazione), infatti due ermafroditi si possono scambiare i
gameti maschili e funzionare contemporaneamente sia da maschio che da femmina.
È bene ricordare che l'ermafroditismo si conserva in quasi tutti i gruppi
animali, anche in quelli in cui il
gonocorismo (da
gono-chorè, casa dei gameti -
maschi e femmine separati) è una condizione ben definita e consolidata
dall'evoluzione.

Fig. 3: Tutte le chiocciole di terra sono
ermafrodite cioè producono sia uova che spermatozoi. |
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Ma, allora, se l'ermafroditismo presenta tanti vantaggi, perché non siamo
rimasti tutti ermafroditi?
Perché accanto ai vantaggi ci sono i rischi, assai
nefasti, di un possibile incontro fra gameti originati nello stesso individuo
(autofecondazione), un evento che inficierebbe ed annullerebbe tutti i vantaggi
genetici legati alla riproduzione sessuale, cioè al rimescolamento dei
caratteri, quindi alla variabilità infraspecifica ed infine alla biodiversità.
Infatti l'incontro di uova e spermi nati nello stesso individuo porta
inevitabilmente all'aumento dell'omozigosi e quindi alla manifestazione dei
caratteri recessivi frequentemente portatori di tare ereditarie. La
distribuzione della sessualità si è spostata da un primitivo ermafroditismo
contemporaneo, prima, verso un ermafroditismo diversificato nel tempo (animali
maschi da giovani poi femmine più in età o viceversa), poi, con una distinzione
fra due individui di sesso diverso cioè maschi/maschi e femmine/femmine.
Tuttavia la condizione ermafrodita non è del tutto scomparsa negli animali
completamente gonocorici cioè a sessi separati. Infatti in molti Vertebrati come
Anfibi, Rettili, Uccelli e Mammiferi restano tracce di questa primitiva
coabitazione delle due sessualità, e in situazioni estreme se ne può avere un
rovesciamento come l'inversione sessuale. Questo può verificarsi in seguito ad
eventi estemporanei (castrazione) che bloccano o impediscono l'espressione della
sessualità determinata, portando i rudimenti eterologhi ad attivarsi, esprimendo
una nuova sessualità.
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