La corsa alla miniaturizzazione
La miniaturizzazione è uno dei problemi più stringenti della moderna tecnologia; per capire i vantaggi che derivano dalla possibilità di creare oggetti piccolissimi basta pensare, ad esempio, al settore dei calcolatori, dove ridurre le dimensioni dei componenti significa riuscire a costruire apparecchi sempre più compatti e allo stesso tempo sempre più potenti.
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| Fig. 1: I due diversi approcci alla miniaturizzazione. |
Nella corsa verso la miniaturizzazione (Fig.1) finora si è seguito l'approccio "dall'alto" (top down) lavorando, con tecniche speciali, pezzi macroscopici di materiali. Questo approccio "fisico", però, ha limitazioni intrinseche e non è in grado di scendere al di sotto dei micrometri (10-6 m).
Una strada alternativa, molto promettente per
arrivare ad una estrema miniaturizzazione, si basa sull'approccio
"dal basso" (bottom up) che parte dalle
molecole e che assemblando queste unità in maniera opportuna è
capace di creare "oggetti" di dimensioni nanometriche
(10-9 m).
I chimici, per la natura stessa della loro disciplina, sono nella
posizione ideale per realizzare questo tipo di approccio e per
contribuire in maniera fondamentale allo sviluppo di una tale
tecnologia in grado di spingersi fino a livello dei nanometri (nanotecnologia).