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GREEN HIGH TECH: la Scienza nell'Arte di nutrire il mondo?
Sabato 18 ottobre 2014
ore 10:00
Aula D dell'Università di Bologna, Viale Berti Pichat 6/2 - Bologna
organizzato da Scienzagiovane e dal Dipartimento di Scienze Agrarie |
Nel 21° Secolo nuove sfide fronteggiano l'agricoltura, in primis quella di nutrire i 9.5 miliardi di abitanti del pianeta previsti nel 2050, facendolo con maggiore efficienza e sostenibilità, garantendo la sicurezza e la disponibilità degli alimenti, tutelando la biodiversità, senza aumentare la quantità di terre coltivate a scapito delle foreste e degli ecosistemi naturali. Queste sfide sono così attuali che ad esse sono stati dedicati gli eventi, le mostre, i convegni del Esposizione Universale che avrà luogo a Milano nel 2015.
Per rendere partecipi i giovani della varietà di saperi che connota l'agricoltura, e soprattutto della necessità di introdurre continuamente innovazione scientifica e tecnologica nel campo delle Scienze Agrarie, Scienzagiovane propone un evento per approfondire le ricerche del presente immaginando il futuro. Un’occasione per scoprire come il progresso in questo settore avanzi a passo spedito grazie alla sinergia con diverse discipline scientifiche.
** Registrazione dell'evento
** Rassegna Fotografica
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LUCA CORELLI GRAPPADELLI [PDF]
Dalla fotosintesi al frutto: è tutta questione di fotoni!
La produzione di alimenti comincia dalla cattura dei fotoni rossi e blu da parte delle foglie. Questo processo avviene a tempi di 10-12 secondi, ma la sintesi del glucosio ha tempi dell'ordine del secondo. Questa diversa velocità dei processi iniziale e finale della fotosintesi determina l'efficienza bassissima con cui le piante sanno utilizzare l'energia luminosa (meno del 5% del totale intercettato). Come fanno le piante a dissipare l'energia in eccesso? Gli studi di fluorescenza della clorofilla guidano la ricerca verso i frutteti del 2050, che produrranno le stesse (o migliori) quantità e qualità della frutta di oggi, impiegando una frazione dell'acqua e di altri fattori produttivi. Altri fotoni, quelli rilevati da sensori su robot, assisteranno i frutticoltori nella coltivazione precisa degli alberi, per non sprecare alcuna risorsa.
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LUCA DONDINI [PDF]
Non si sequenzia solo il genoma umano: ecco perchè
usando l'esempio del pesco
Lo studio dell'espressione genica ci permette di comprendere la funzionalità delle piante e la regolazione delle loro risposte adattative agli ambienti di coltivazione, dove sono esposte a stress biotici (malattie, insetti, virus, batteri, ecc.) e abiotici (caldo, freddo, siccità). Le “Omiche” sono una serie di discipline scientifiche nuove, che integrano conoscenze di chimica, fisica, biochimica, matematica, computer science per dedurre le proprietà funzionali di molecole proteiche dalla loro sequenza aminoacidica, senza nemmeno che esse siano sintetizzate. Armati di queste conoscenze, i genetisti agrari oggi dispongono di strumenti assai più potenti e rapidi per selezionare nuove varietà di specie da frutto dotate di caratteristiche positive per la sostenibilità delle coltivazioni. |
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ENRICO MUZZI
La statistica e l'adozione di innovazione in agricoltura
Appropriati schemi sperimentali e analisi statistiche dei dati sono obbligatori per una seria ricerca in agricoltura. Questa però è caratterizzata da aspetti unici, come la variabilità del materiale sperimentale (piante) e suolo (che cambia frequentemente su distanze di pochi metri), la necessità di verificare preventivamente la legittimità statistica di applicazione di certe metodologie di analisi, ecc. Quali sono i “trucchi” del mestiere di uno statistico nel campo agrario. |
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GUGLIEMO COSTA
Questo frutto è buono? Saperlo senza mangiarlo con
le tecnologie non distruttive
Come fare a sapere se un frutto è buono senza assaggiarlo? Per non deludere i consumatori che comprano la frutta, è indispensabile che esso sia di ottima qualità, oggettivamente determinata, ma in modo da non provocare alcun difetto materiale: lesioni, ammaccature, tagli, ecc. La spettrometria nell'infrarosso vicino ci fornisce una metodologia molto affidabile, e adattabile a specie e situazioni diverse, per poter classificare e suddividere i frutti sulla base delle loro caratteristiche organolettiche, come dolcezza, acidità, tenerezza e croccantezza della polpa, che determinano l'esperienza gustativa del consumatore.
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FEDERICO MAGNANI
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Misurare dallo spazio la produttività di foreste e colture agricole:
perchè e come si fa?
Il telerilevamento fornisce strumenti per capire lo stato di salute o meno di grandi coltivazioni o foreste. L'analisi delle immagini richiede conoscenze di fisica accoppiate a conoscenze biologiche specifiche, come le relazioni tra azoto e concentrazioni di clorofilla nelle foglie, o tra la temperatura e lo stato idrico della chioma. Dalle immagini satellitari a quelle da aereo fino ai droni del “proximal sensing”, lo sguardo che si può rivolgere ad una comunità vegetale è sempre più penetrante e preciso, e presto ci consentirà una gestione alquanto precisa dell'irrigazione, della fertilizzazione e delle altre operazioni colturali necessarie per assicurare la massima efficienza e sostenibilità delle coltivazioni. |
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PER INFORMAZIONI: Tel.
3339886964
poli@bo.infn.it
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA SCUOLE
Comitato Organizzatore: Luca Corelli Grappadelli, Marco Cuffiani, Barbara Poli
Diretta Internet:
Multimedia group - INFN Sezione di Bologna / CNAF
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