Fonti rinnovabili
Sebbene la maggior parte dell'energia rinnovabile provenga dall'idroelettrico, anche le altre fonti rinnovabili sono in fase di grande sviluppo. Nel 2006 la Cina ha investito nelle fonti rinnovabili 10 miliardi di dollari, seconda sola alla Germania.
La Cina ha impegnato molte risorse nella innovazione energetica e al momento può considerarsi un Paese leader nel settore delle energie rinnovabili. Le linee di sviluppo maggiormente seguite, ad esclusione dell'idroelettrico in fase di espansione, sono quelle del mini idroelettrico, del solare termico, dell'eolico e del fotovoltaico.
L'energia solare è già in uso nelle zone rurali non servite dalla rete elettrica; parallelamente si sta sviluppando un mercato di pannelli fotovoltaici allacciati alla rete; la produzione cinese di pannelli è terza al mondo, superata solo da Giappone e Germania.
Nella tecnologia del solare termico per il riscaldamento dell'acqua sanitaria la Cina è prima nel mercato mondiale con una quota di copertura del mercato internazionale di circa il 70%: in Cina sono installati 40 milioni di sistemi a solare termico che rappresentano una dotazione complessiva pari al 10% delle abitazioni cinesi.
Una fonte rinnovabile di grande interesse è anche la biomassa che deriva principalmente dalla canna da zucchero e dai residui della industria del riso; sono in corso di valorizzazione anche altri tipi di biomassa, quali gli scarti della agricoltura e della silvicoltura; anche il biogas comincia ad essere utilizzato per scopi energetici.
I biocombustibili sono oggetto di notevole interesse: i primi ad entrare nel mercato sono il bioetanolo prodotto dal granturco ed il biodiesel prodotto dagli oli esausti della cucina. Il governo ha in programma di ampliare il mercato dei biocombustibili ricavandoli da piante oleose come la cassava, il sorgo e più in generale dalle piante che producono olio di semi.
Uno dei maggiori obiettivi che si propongono i cinesi nel settore delle biomasse è l'ottenimento dell'etanolo dalla fermentazione di prodotti cellulosici che costituiscono una riserva energetica enorme pari a circa 500 milioni di tonnellate.
Nel 2006 16 milioni di tonnellate di mais sono state usate per produrre etanolo, tecnologia che per ragioni legate al costo degli alimenti è stata abbandonata.
Recentemente il ministero delle foreste cinese ha dichiarato che 130000 chilometri quadrati verranno destinati a colture atte a produrre biocombustibili. Una delle piante studiate a questo scopo è la Jatropha curcas che sembra particolarmente adatta a produrre biodiesel. (ved. Fig.6)
L'eolico è una delle tecnologie maggiormente sviluppate: è raddoppiato nell'arco del solo 2006 e l'energia prodotta risulta solo poco più costosa di quella prodotta dal carbone. La capacità installata ammontava nel 2006 a 2.67 gigawatts (GW). La potenza installata ha raggiunto nel 2007 i 5 GW e nel 2008 si sono realizzati impianto per una potenza totale di 12.2 GW. Tale valore pone la Cina al quarto posto a livello mondiale, dopo gli Stati Uniti, la Germania e la Spagna.
The Webweavers: Last modified Last modified Wed, 17 Dec 2009 11:46:24 GMT
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