la fisiologia del sonno indice il sonno la funzione del sonno

La regolazione del sonno

 


Fig. 1: Variazioni della quantità oraria giornaliera di sonno NREM e sonno REM nell'uomo nelle diverse età della vita.
(Credit:
G.Tononi, C.Cirelli. Sonno. Da "Fisiologia Medica". A cura di F. Conti. Edi.Ermes. Milano, 2005.)

 

 

La quantità di sonno e la distribuzione relativa delle fasi di sonno NREMDizionario e di sonno REMDizionario si modifica nel corso della vita (fig. 1).
La massima quantità di sonno si osserva nel neonato. Con il passare degli anni si riduce  soprattutto la quantità del sonno REM.

Un meccanismo regolatore tende a mantenere costante la durata e la profondità del sonno. Infatti, la privazione di sonno comporta il recupero del debito contratto. La figura 2 mostra che tale recupero si manifesta con un aumento non solo della durata totale giornaliera del sonno e delle sue fasi NREM (barre rosse) e REM (barre nere) indicate sull'asse dei tempi, ma anche della sua profondità espressa dall'intensificazione delle onde di bassa frequenza nell'elettroencefalogrammaDizionario durante le fasi NREM.

 

 

 


Fig. 2: Ore trascorse in sonno in condizioni normali (Controllo) e dopo avere mantenuto sveglio il soggetto per una notte intera e per tutta la giornata successiva (Recupero). Il tempo trascorso in sonno NREM è indicato dalle barre rosse, quello trascorso in sonno REM dalle barre nere. Il tracciato indica l’ampiezza relativa delle onde a bassa frequenza dell’elettroencefalogramma (EEG) durante le diverse fasi di sonno NREM.
(Credit: Modificato da
A.A.Borbely. Sleep homeostasis and models of sleep regulation. In "Principles and practice of sleep medicine". Saunders 1994)


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