Laura Maria
Caterina Bassi
(continua)
Fig. 1: Prima lezione pubblica di Laura Bassi
(Credit:
Archivio di Stato di Bologna) |
|
Laura Bassi fu al
centro di una intensa corrispondenza scientifica con i più famosi scienziati
europei del tempo:
G.B.
Beccaria, l'abate J.
Nollet, e,
A. Volta, che si rivolgeva a Laura Bassi come a un esperto fisico
sperimentale.
Nel 1776, il senato della città di Bologna conferì a Laura Bassi, dopo molte
discussioni e resistenze, la Cattedra di Fisica Sperimentale nell'Istituto delle
Scienze, riconoscendo ufficialmente il ruolo culturale importantissimo da lei
svolto. Il provvedimento fu, comunque, tardivo perché Laura Bassi morì appena
due anni dopo. La sua attività fu proseguita dal marito che le succedette sulla
cattedra. La strumentazione del loro importante gabinetto privato di fisica fu venduta nel 1818 dal
figlio Paolo, anch'egli fisico. In seguito si
persero le tracce di quello che era stato
uno dei più importanti centri di ricerca e di strumentazioni scientifiche del
tempo e che era stato voluto e organizzato da chi venne definita «l'onore del
suo sesso». Infatti, Laura Bassi fu considerata dai contemporanei donna di eccezionale
ingegno, egualmente versata in latino, greco, francese, logica, metafisica, filosofia naturale,
cioè fisica, algebra, geometria. Fu in contatto con i più
importanti studiosi del suo tempo, e illustri personaggi dell'epoca vollero conoscerla. Era difficile per una donna, anche
nell'Epoca dei Lumi, essere al tempo stesso scienziato, professore, figura
eminente del mondo culturale, madre e moglie.
|
Fig. 2: Medaglia in argento raffigurante
il volto di Laura Bassi
(Credit:
Archivio di Stato di Bologna) |
Subì numerose malversazioni,
che andavano dalle critiche scientifiche ai pettegolezzi personali, e
all'obiezione che, per curare la famiglia, avesse trascurato le pubblicazioni.
Ma la lista delle dissertazioni di Laura Bassi, conservata all'Accademia delle Scienze dell'Istituto di Bologna
(una di chimica, tredici di fisica, undici di idraulica, due di matematica, una
di meccanica e una di tecnologia) testimonia l'impegnativo ruolo di questa
studiosa nella discussione scientifica del suo tempo. Del suo lavoro originale rimangono
solo pochi manoscritti. La maggior parte delle sue dissertazioni fu
pubblicata nei volumi dei Commentari della suddetta Accademia.
|
|
|
Fig. 3: Una
lista delle dissertazioni di Laura Bassi conservata negli archivi
dell'Accademia delle
delle Scienze dell'Istituto di Bologna. Clicca sulle due immagini per
ingrandirle.
(Credit:
Accademia delle
delle Scienze dell'Istituto di Bologna) |
|
Fig. 4: "Sopra le bollicelle che si
osservano nei fluidi sgravandosi della presenza dell'aria". Testo in
latino scritto da Laura Bassi "recitato" all'Accademia delle Scienze di
Bologna nell'aprile 1747.
Clicca sull'immagine per ingrandirla.
(Credit:
Accademia delle
delle Scienze dell'Istituto di Bologna. Su cortesia di M. Zini) |
La notorietà e la fama che Laura raggiunse
con il suo insegnamento fu enorme in tutta Europa. Essa, con la
sua determinazione e la sua volontà di imporsi nell'ambiente del tempo, seppe
vincere la sua battaglia a favore della cultura scientifica e conseguì anche una
vittoria a livello personale, in quanto, seppure in extremis,
le venne assegnato un insegnamento pubblico effettivo.
Laura aprì così anche la strada alle numerose altre scienziate che
nei secoli successivi seguirono il suo insegnamento e proseguirono le sue
ricerche.
Fu grazie a Lei, e al clima
generale favorevole alla scienza sperimentale descritto in precedenza, che un
“mondo senza donne” - per usare il titolo di un libro di David Noble – qual era
quello delle università del tempo in tutta Europa, si trasformò, almeno a
Bologna, nel “paradiso delle donne”.
Bibliografia
D.Noble,
Un mondo senza donne, tr.it. Bollati-Boringhieri, Torino, 1992
Paula Findlen, Science as a
career in Enlightenment Italy, The
strategies of Laura Bassi, in “Isis”, 84 (1994) pp. 441-469
Marta Cavazza, Laura
Bassi e il suo Gabinetto di Fisica sperimentale: Realtà e mito, in “Nuncius.
Annali di Storia della scienza”, X (1995), fasc.2, pp. 714-751
S.Bergia, G.Dragoni e G.Gottardi, Voce, Dizionario Biografico degli Scienziati e dei Tecnici, Zanichelli, Bologna, 1999, pp. 134-135
Scienza a due
voci (a cura di R. Simili et al.), voce.
Le donne nella scienza
italiana dal Settecento al Novecento
The Webweavers: Last modified Tue, 19 Aug 2009 11:19:23 GMT
|