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Laura Maria Caterina Bassi
(Giorgio Dragoni, Martina Lodi, Silvio Bergia, Giorgio Giacomelli)

Fig. 1: Laura Bassi. Dipinto conservato a Palazzo Poggi, Bologna
(Credit: Università di Bologna)


Nata a Bologna nel 1711 fu fisico sperimentale e la prima professoressa di fisica dell'ateneo bolognese.
Figlia di un avvocato, ebbe come guida il medico di famiglia G.Tacconi. Si segnalò giovanissima per le sue notevoli qualità intellettuali e, ancor prima di laurearsi brillantemente a Bologna in Filosofia Naturale nel 1732, divenne socia onoraria dell'Accademia delle Scienze. A vent'anni conosceva talmente bene le opere di Cartesio e di Newton da essere ritenuta dal suo stesso maestro un “mostro in filosofia”, tanto che subito dopo la laurea le venne assegnata la Lettura Universitaria di Filosofia.

     
Fig. 2: Alcune pagine in latino della tesi di Laurea di Laura Bassi
(Credit: Biblioteca Comunale dell'Archiginnasio, Bologna)

Il fatto di appartenere al sesso femminile le procurò numerose resistenze negli ambiti accademici e scientifici del tempo. Per esempio, pur avendo ricevuto incarichi universitari, poteva tenere lezioni pubbliche solo su ordine del Senato della Città. Era un segno di alta distinzione, ma anche, evidentemente, una sorta di proibizione. L'esistenza e l'attività di Laura Bassi può essere così sinteticamente espressa: La battaglia di una vita per la diffusione del metodo sperimentale, per l'insegnamento sperimentale della fisica e, di fatto, per l'emancipazione femminile.

 


Fig. 3: Raffigurazione della Laurea di Laura Bassi
(Credit: Archivio di Stato di Bologna)

La sua decisione di sposarsi (1738) con il medico e fisico Giuseppe Veratti (1707-1793), oltre a stabilire un lungo e duraturo sodalizio matrimoniale (ebbe otto figli) e culturale, le garantì lo status di coniugata che le apriva ambienti e salotti intellettuali che prima le erano preclusi. Nel 1741 l'Assunteria dello Studio Bolognese fissò l'orario delle sue lezioni, ma queste, per varie ragioni (e contro la sua volontà) non vennero tenute. Nel 1745, papa Benedetto XIV, in un programma di potenziamento della fisica che vide l'acquisto di strumentazioni olandesi e del laboratorio ottico romano di Giuseppe Campani (1635-1715), riuscì a inserire Laura Bassi nella classe degli Accademici Benedettini (in tutto 24) ma dovette ricorrere allo stratagemma di aggiungere per lei un venticinquesimo posto, in soprannumero e destinato a scomparire alla sua morte. Non ebbe comunque diritto di voto per le nuove aggregazioni.
Proprio in quegli anni la città poteva contare su un clima largamente favorevole alla nuova scienza sperimentale grazie all'influenza del bolognese Prospero Lambertini, prima come Cardinale Arcivescovo e poi come Papa Benedetto XIV. Questo Papa può essere definito galileiano-newtoniano, per il suo spiccato interesse oltre che per l'arte anche e soprattutto per le discipline scientifico-sperimentali.
 

 

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