Macchine molecolari artificiali
- Rotazione
di un anello azionata da energia elettrica.
In
catenani appositamente progettati, è possibile far ruotare un anello rispetto
all'altro (Fig. 3d) ma, per
evidenziare questo movimento, occorre che almeno uno dei due anelli del catenano
sia non simmetrico, come è appunto il caso del sistema illustrato nella Fig. 6. Tale catenano è costituito dall'anello E,
che contiene due unità E1 uguali ed
elettron accettrici, e dall'anello F,
che contiene due unità elettron donatrici diverse, F1 ed F2, con F1
più forte di F2. La struttura inizialmente stabile è quella in cui l'unità F1
è contenuta all'interno dell'anello E;
una tale struttura permette, infatti, l'interazione di F1
con entrambe le unità E1
dell'anello. Per far ruotare l'anello, è necessario destabilizzare questa
struttura e ciò può essere ottenuto con uno stimolo elettrochimico che,
togliendo un elettrone all'unità F1
(cioè
ossidandola), annulla la sua proprietà di donare elettroni. La struttura
più stabile diventa, allora, quella con l'unità F2
all'interno dell'anello E, situazione
che viene raggiunta per rotazione di 180° dell'anello F.
Se, a questo punto, sempre mediante uno stimolo elettrochimico, viene restituito
all'unità F1 l'elettrone precedentemente tolto nel processo di ossidazione
(cioè l'unità viene
ridotta), essa riacquista
le sue caratteristiche elettron donatrici e, di conseguenza, l'anello F
ruota nuovamente riportando il sistema alla struttura iniziale.
La figura 8 (animata) mostra in modo molto schematico
il funzionamento di una navetta molecolare azionata da energia luminosa. Il
sistema (un rotassano) è composto da un "anello" (etere corona) elettron
donatore, infilato in un "manubrio" che contiene due siti elettron accettori A1
e A2 che possono interagire con l'anello. Poiché A1 è un miglior elettron
accettore di A2, l'anello inizialmente circonda il sito A1. In una delle due
terminazioni del manubrio si trova un complesso di Ru, attraverso il quale si
può fornire al sistema energia luminosa.
Il funzionamento della navetta avviene secondo le seguenti fasi:
- un fotone colpisce il complesso di Ru che, eccitandosi, diventa un forte
riducente;
- di conseguenza, un elettrone viene trasferito dal complesso di
Ru (che quindi si ossida, Ru+) al componente A1 che,
riducendosi (A1-), perde la sua caratteristica di
elettron accettore;
- viene così destabilizzata l'interazione fra l'anello elettron donatore e l'unità
A1 (ora ridotta ad A1-) e quindi l'anello si sposta sul componente
elettron accettore A2;
- poiché la situazione del sistema con Ru+ ed A1- è ad alta
energia, avviene il trasferimento di un elettrone da A1- a Ru+
(reazione di trasferimento elettronico "di ritorno") che ripristina le
proprietà di elettron accettore di A1;
-
di conseguenza, l'anello torna sul
componente A1.
|
(Macchine molecolari artificiali - pagina 4 di 4)
|
|