anossia
condizione di carenza
dell'ossigeno disciolto nelle acque di un corpo idrico (lago, palude,
fiume, mare); generalmente interessa acque di fondo; i valori che
indicano tale condizione sono compresi tra 0-1,0 mg/l. Le condizioni di
anossia provocano sofferenze e morie degli organismi che vivono nelle
acque di fondo.
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atmosfera
La massa d'aria che circonda la
terra è idealmente suddivisa in una serie di strati identificabili dal
profilo verticale delle temperature che li caratterizzano.
I più importanti sono lo strato inferiore dell'atmosfera, detto
troposfera. Il suo
spessore varia da 8 km al polo a 16 km all'equatore ed in questo strato
la temperatura diminuisce all'aumentare dell'altitudine.
La troposfera è anche lo strato più denso e
contiene circa il 75% dell'intera massa dell'atmosfera. È composta
primariamente da azoto (78%) e ossigeno (21%) e contiene inoltre quasi
tutto il vapore acqueo presente in atmosfera. Al limite superiore la
troposfera è delimitata dalla tropopausa, contrassegnata da temperatura
stabile. Sopra la tropopausa si colloca la stratosfera
caratterizzata da un profilo termico nel quale la temperatura aumenta
all'aumentare dell'altitudine. La stratosfera contiene oltre l'80% dell'ozono presente complessivamente in
atmosfera.
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autotrofo
Organismo che provvede a rifornirsi di cibo usando
l'energia solare o l'ossidazione di sostanze inorganiche per costruire le
molecole organiche di cui necessita.
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bioaccumulazione
Il progressivo aumento di un composto chimico nei tessuti di un organismo
dovuto a esposizione di lungo termine o ripetuta. L'accumulo può avvenire
attraverso una qualsiasi via, respirazione, ingestione e contatto diretto
con acqua o sedimento contaminato.
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biomagnificazione
Processo nel quale un composto chimico si accumula in modo seriale
attraverso la catena alimentare passando da concentrazioni più basse
nelle specie preda a concentrazioni più alte nelle specie predatrici.
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bonifica di siti contaminati
Un sito contaminato è definito
come un sito che pone una seria minaccia alla salute, alla flora e alla
fauna per la presenza di sostanze pericolose fabricate dall'uomo o
scaricate là dall'uomo.
Un sito contaminato rappresenta
anche un rischio socio-economico agli investimenti e allo sviluppo
dell'area, per cui un'opera di bonifica e messa in sicurezza, oltre a
costituire uno strumento indispensabile di tutela delle risorse ambientali
e della salute dell'uomo, riveste un ruolo fondamentale ai fini della
valorizzazione del territorio. La dimensione del problema delle bonifiche
è estremamente rilevante: in Italia il numero di aree inquinate
(prevalentemente da smaltimento abusivo di rifiuti) è decisamente
superiore alle 10.000.
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catena alimentare
Consiste
in una rappresentazione grafica delle relazioni di predazione fra le
specie viventi che sono presenti in un certo ecosistema. La catena parte
dalle piante ed altri organismi
autotrofi, che
sono mangiati da erbivori. Gli erbivori sono mangiati da carnivori e
questi da altri carnivori. Quando un organismo muore è mangiato a sua
volta da microrganismi (detritivori) e così lo scambio di energia si
perpetua. In realtà più che di una catena lineare, le relazioni di
trasferimento di cibo e di energia fra specie in un ecosistema sono
meglio descritte da una rete intrecciata di scambi complessi, in inglese
la food web.
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chimica ambientale
È
lo studio delle sorgenti, reazioni, trasporto, effetti e destini delle
sostanze chimiche nell'aria, nell'acqua e nel suolo, (cicli
biogeochimici, ecc.), nonché degli effetti dell'attività antropica
e della tecnologia su di essi (emissione di
inquinanti, ecc.).
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Chimica verde (o chimica sostenibile)
Chimica
verde
significa chimica per l'ambiente, fondamentalmente una nuova filosofia
che assista i chimici nella ricerca e nello produzione nello sviluppo di
processi e prodotti ecocompatibili. In sostanza Chimica verde è il tentativo di prevenire
inquinamento, ridurre o eliminare l'uso di
sostanza pericolosa, progettare prodotti e
processi che riducano l'impatto sull'ambiente. La
chimica ambientale è propedeutica alla chimica per l'ambiente, dal
momento che il comportamento nell'ambiente di due sostanze alternative
deve essere valutato. Soprattutto grazie alla legge del 1990 negli USA
sulla prevenzione dell'inquinamento ed ai premi presidenziali alla
Green Chemistry, esistono oggi molti
esempi nell'industria chimica di tecnologie sostenibili, innovative ed
economicamente competitive.
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ciclo biogeochimico
L'insieme
dei percorsi e delle trasformazioni subite da un elemento durante il suo
movimento fra i vari comparti ambientali: acque, suoli, sedimenti,
atmosfera e sistemi biologici. La biosfera è un sistema
ecologico chiuso con risorse finite ed è mantenuto in equilibrio da
grandi cicli globali. In condizioni naturali, materia organica ed
inorganica è continuamente sottoposta a processi ciclici quali
fotosintesi e respirazione, fissazione di azoto e denitrificazione (ciclo
dell'azoto), evaporazione e precipitazione, diffusione indotta dal vento
o dalle acque. In un sistema in cui tanti cicli sono perfettamente
integrati, l'introduzione di quantità massicce di rifiuti può portare ad
un sovraccarico capace di alterare profondamente i meccanismi di riciclo
fino a distruggerli.
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clorofluorocarburi
Idrocarburi nei quali tutti gli atomi di idrogeno sono stati sostituiti
da atomi di fluoro e cloro. Usati come reagenti o solventi
nell'industria, hanno trovato applicazioni come liquidi refrigeranti,
come agenti schiumogeni per la preparazione di plastiche espanse, come
propellenti per spray di aerosol, inclusi inalatori di farmaci per
l'asma. Poiché i CFC non sono attaccati
dagli agenti ossidanti presenti negli strati bassi dell'atmosfera
(troposfera), sono in grado di raggiungere gli strati alti (stratosfera);
qui per fotodissociazione indotta dalla radiazione UV si formano atomi di
cloro, che agiscono da catalizzatori efficienti per la decomposizione
dell'ozono in ossigeno molecolare. L'uso dei CFC
è stato proibito dal protocollo di Montreal (1987) e sono ora sostituiti
dagli idroclorofluorocarburi.
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compostaggio
Con compostaggio si indica il procedimento di degradazione per via
batterica del materiale putrescibile contenuto nei rifiuti solidi urbani
in presenza di aria. Il compost che ne deriva è una sostanza di tipo
umico usabile come fertilizzante.
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composti organici volatili
Questa
classe include una varietà enorme di molecole organiche che vanno da
idrocarburi alifatici, aromatici, alogenati ecc. Vengono immessi in
atmosfera da processi naturali (terpeni rilasciati dalle piante) o
antropici (perdite da serbatoi durante i cicli di produzione, trasporto,
stoccaggio e utilizzo di sostanze organiche volatili) e sono
co-responsabili della produzione di
smog
fotochimico.
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discarica controllata
Il sistema di
smaltimento della discarica controllata è sicuramente il più economico ma ha
ovvie controindicazioni ambientali. La sua base deve essere isolata dal
terreno per impermeabilizzazione per evitare contaminazione delle falde. La
discarica funziona come un reattore, nel quale entrano rifiuti solidi
urbani, acqua e terra ed escono biogas, percolato liquido e prodotti da
processi anaerobici.
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ecosistema
Termine proposto per la prima volta dall'ecologo inglese Tansley nel
1935, a definire l'insieme degli organismi che vivono e interagiscono in
una data area e delle componenti ambientali non viventi, o abiotiche,
che la caratterizzano. Un ecosistema è
un tutto dinamico e complesso, un'unità funzionale in equilibrio,
caratterizzata da flussi di massa e di energia fra i differenti elementi
che lo compongono.
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esplosione algale
L'esplosione
repentina di produzione di biomassa lagale ha come concausa lo stabilirsi
di condizioni di eutrofia delle acque.
Una volta determinatasi un'esplosione algale, parte un'opera di
demolizione di tutta questa sostanza organica da parte di batteri che
consumano gran parte o tutto l'ossigeno disponibile. L'anossia che ne
consegue, in condizioni limite, può determinare la morte per la fauna
ittica nel bacino idrico.
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esternalità
in economia si parla di esternalità quando una decisione (ad es.
rilasciare inquinanti in atmosfera) causa costi o benefici a individui o
gruppi diversi da quelli che hanno preso la decisione. L'inquinamento
prodotto da una fabbrica nel corso del suo ciclo produttivo che metta a
rischio terzi, costituisce un esempio di esternalità negativa, costo
esterno o diseconomia esterna.
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inquinamento
Contaminazione dell'ambiente come risultato di attività umane. In senso
stretto fa riferimento a contaminazione dell'acqua, aria e suolo
(inquinamento dell'aria, inquinamento delle acque, rifiuti solidi)
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inquinante
Una sostanza contaminante presente in concentrazioni superiori ad un
livello di guardia oltre il quale nuoce alle proprietà fisiche, chimiche
e biologiche dell'ambiente. Il termine viene riferito a nutrimenti,
agenti patogeni, metalli tossici, agenti cancerogeni, ecc. Si dividono
in inquinanti primari, direttamente immessi in ambiente da una sorgente,
ad esempio il CO rilasciato direttamente in aria da un processo di
combustione come sottoprodotto, e inquinanti secondari, risultanti da
trasformazioni chimiche nell'ambiente degli inquinanti primari,
come ad esempio la formazione dell'ozono nello smog fotochimico.
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inversione termica
Condizioni
di stabilità atmosferica possono determinare il fenomeno dell'inversione
termica in cui la temperatura delle masse d'aria stratificate aumenta
con l'aumentare dell'altezza. Queste condizioni limitano la circolazione
verticale e portano alla stagnazione dell'aria con conseguente accumulo
degli inquinanti atmosferici negli strati più bassi, freddi e densi.
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metilmercurio
Neurotossina
generata da metilazione microbiologica di ioni mercurio, si rinviene nel biota di ecosistemi acquatici
dove subisce biomagnificazione lungo la catena trofica. Il consumo di
specie ittiche rappresenta la principale via di assunzione di
metilmercurio da parte dell'uomo.
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ossidi d'azoto
Sono indicati globalmente come NOx e sono costituiti
da un gruppo di gas molto reattivi contenenti ossigeno
ed azoto in varie proporzioni. I più importanti sono il monossido NO
(incolore e inodore), il biossido NO2
(rosso-bruno e di odore pungente) e in minore
quantità di NO3 e N2O4. Frutto
della reazione diretta fra O2 ed N2 ad alta
temperatura, essi possono essere prodotti da processi naturali (fulmini,
processi biologici) o antropici legati alla combustione;
fonti primarie di NOx sono il traffico veicolare, le centrali termiche,
le centrali termoelettriche, ecc.
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ozono
L'ozono negli strati superiori dell'atmosfera (stratosfera) assorbe la
maggior parte della radiazione ultravioletta solare impedendole di
raggiungere la superficie terrestre. Senza lo strato protettivo di
ozono, la vita non esisterebbe. Negli anni 70 fu osservato
sull'Antartico una drastica diminuzione della concentrazione di ozono;
quella diminuzione era causata principalmente dalla reazione dell'ozono
con atomi di cloro rilasciati dai clorofluorocarburi (CFC), e si calcolarono gli effetti sulla
fascia di ozono se il consumo di CFC
fosse continuato con gli stessi ritmi di quegli anni. Nel 1998 il
Protocollo di Monterai avrebbe poi bandito la produzione di CFC.
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particolato
atmosferico, particolato fine (o aerosol)
Particelle
provenienti da fonti naturali (es. eruzioni vulcaniche, incendi) o fonti
antropiche (tutte le attività basate sulla combustione) formano il
particolato atmosferico. L'aerosol può essere campionato e diviso in
classi in base al diametro aerodinamico medio (dM) delle
particelle raccolte: si parla di PM10 (dM
< 10 x 10-6 m) e PM2.5 (dM
< 2.5 x 10-6 m).
Studi epidemiologici di lungo termine hanno mostrato una correlazione
fra PM2.5 e fenomeni riconducibili a processi infiammatori delle vie
aeree.
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radon
Il decadimento radioattivo dell'uranio, presente in certe rocce e terreni
granitici, produce un gas inerte, il radon, che
può penetrare per diffusione nei vani bassi degli edifici. La pericolosità del
radon va ascritta principalmente alla sua mobilità di gas, mentre il rischio
per la salute associato alla sua presenza non dipende da lui direttamente ma
dalla serie radioattiva che dal radon deriva e che produce nell'arco di pochi
giorni isotopi radioattivi del polonio, del piombo e del bismuto. Questi
metalli appena formatisi aderiscono al particolato sospeso e se inalati
provocano danni da radiazioni all'epitelio bronchiale.
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smog fotochimico
Si sviluppa
quando si creano le condizioni climatiche e di inquinamento che portano
alcuni inquinanti primari, principalmente composti organici volatili ed
ossidi di azoto, ad interagire sotto l'influenza della luce solare; si
forma una miscela di centinaia di prodotti, o inquinanti secondari molti
dei quali dannosi per gli organismi vegetali ed animali. Lo
smog forma una foschia giallo-marrone principalmente in aree urbane e si
forma più comunemente nei mesi estivi quando insolazione e temperature
sono più alte.
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sostanze pericolose
L'aggettivo "pericoloso" è usato nella sua accezione più ampia così da includere
aspetti fisici (infiammabilità, rischio di esplosione), tossicologici
(cancerogenicità, mutagenicità, ecc.) e globali (riferito a sostanze che
possono produrre una volta immesse nell'atmosfera effetto serra, che
possono dar luogo a consumo di ozono stratosferico, ecc.).
Un pericolo (hazard) esprime
una condizione o situazione fisica dalla quale possa scaturire una
conseguenza indesiderabile, come un danno alla salute colletiva, di un
individuo, ecc.).
Un rischio (risk) esprime invece
una misura della probabilità che un danno alla salute o all'ambiente
possa essere arrecato da un determinato pericolo. Quantitativamente un rischio è
definito come il prodotto di un pericolo per la dose, ovvero la quantità
di una sostanza pericolosa con la quale siamo venuti a contatto.
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sostenibilità, sviluppo sostenibile
Soddisfare le esigenze della
generazione attuale senza compromettere la possibilità delle generazioni
future a soddisfare le loro. Riorganizzare stili di vita, di lavoro e
riordinare la società in senso ambientalmente sostenibile, significa ad
esempio stimolare la riduzione dell'inquinamento, il riciclo delle
risorse, favorire la biodiversità, ecc. Il
termine sostenibilità, utilizzato all'inizio nell'ambito dello
sfruttamento delle risorse naturali, oggi si applica in molti altri
ambiti, ambiente, sviluppo economico, produzione alimentare, energia, ed è
caratterizzato sempre da una visione di lungo termine, orientato a
garantire le generazioni future.
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talidomide
rappresenta un esempio emblematico nella chimica applicata alla salute.
Introdotto nei primi anni 60 per alleviare i problemi della gravidanza
(nausee ecc), fu al centro di una penosissima vicenda che portò alla
nascita di molti bambini deformi (si parla di sostanze teratogene in
questi casi). Successivamente, verifiche tardive verificarono che
l'effetto del talidomide è quello di inibire o di interferire con la
costituzione dei vasi sanguigni (in termini appropriati
vascolarizzazione, angiogenesi). A 40 anni di distanza il talidomide,
ovviamente bandito da tutte le Agenzie per la salute del mondo, è stato
riscoperto per la sua capacità di inibire l'angiogenesi, come arma
promettente per combattere il cancro, in particolare il mieloma, che per
crescere necessita dello sviluppo di un'appropriata rete di vasi
sanguigni.
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validazione
Questo termine può essere applicato ad una serie di dati analitici ed in questo
caso fa riferimento al processo usato per determinare se la serie di dati è
accurata, completa o soddisfa criteri specifici (statistica). Lo stesso termine in campo
modellistico è utilizzato
per definire il processo volto a determinare il grado di accuratezza col
quale un modello corrisponde ad una rappresentazione della realtà.
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