Fisica con un pizzico di fantasia,
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Un secolo fa pochi credevano che l'uomo potesse viaggiare
nello spazio. Oggi invece i voli spaziali sono un fatto normale.
Qualcuno si è poi chiesto: È possibile un viaggio nel tempo? Che dire, ad esempio, di un viaggio nel futuro? Roba da teorico toccato! Come è possibile trasferirsi in un mondo che neppure ancora esiste? Eppure i fondamenti "teorici" necessari per viaggi nel futuro sono noti già dall'inizio del secolo scorso quando Einstein formulò la teoria della Relatività. E di un viaggio nel passato? Roba da matti! Il passato è passato e non può essere riportato in vita. Eppure, a prescindere da quanto immani possono essere le difficoltà pratiche per la costruzione di una macchina del tempo, fino ad ora nessuno ha proposto un argomento valido che dimostri in modo definitivo l'impossibilità di viaggiare nel passato. Le leggi della Fisica non lo proibiscono esplicitamente. I concetti di passato, presente e futuro sono solo delle pure costruzioni mentali, comode nel contesto delle attività umane ma senza un significato fisico assoluto? In occasione della morte di un amico, Einstein scrisse: "…la distinzione fra passato, presente e futuro è solo un'illusione, anche se ostinata". La storiella descrive alcuni aspetti di un affascinante viaggio nello spazio e nel tempo. E' scritta in forma di dialogo e il linguaggio è semplice e diretto. Ai confini della realtà Racconto estratto dal libro "Che mondo bizzarro!", di Franco Saporetti (Ed. CLUEB, Bologna 2008: www.clueb.com ) |
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" … È tutta armata dentro di ferri, perché sì gran globo non se reggeria da par se … Da tali frasi, pronunciate nel 1500 dal suo ideatore (Monsignor Egnazio Danti), è partita la curiosità di scoprire cosa ci fosse all'interno del magnifico Mappamondo sito in una delle sale del Palazzo Vecchio di Firenze. Sotto il patrocinio della Sovrintendenza dei Beni Culturali di Firenze e del Comune di Firenze, il gruppo di ricerca "X-ray Imaging" del Dipartimento di Fisica dell'Università di Bologna, ha realizzato nel Luglio dello scorso anno, la TAC del mappamondo in questione. Vediamo cosa hanno scoperto… |
F. Casali |
"C'era una volta un re." iniziavano le favole che
ci raccontava la nonna da bambini. "C'era una volta una particella.", potrebbe
essere l'inizio di questo racconto. Poi le particelle si agitano, vivono,
"amano", annichilano e , "parlando tra di loro", ci raccontano l'Universo
e le
sue leggi. Il racconto nasce dal tentativo dell'autore di rendere comprensibili alcuni concetti della Fisica moderna ai non studiosi della materia con una lettura facile e divertente. Esso è un misto di realtà (che propone particelle subnucleari come protagoniste) e fantasia (che umanizza le particelle e dà vita a "giovani" e "graziose" elettroncine o ad "anziani" elettroni...), ma il lettore sarà sempre condotto per mano per poterle distinguere. Forse anche una semplice favola può contribuire all'arricchimento dell'immaginazione. Forse, anche una favola fantastica "alla nonna", può essere utile a stimolare nei giovani l'interesse su ciò che la Scienza può dire sui misteri del Cosmo. Storiella dell'elettroncina che andava ad una festa Racconto fantastico in un mondo alla "velocità della luce" Racconto estratto dal libro "C'era una volta una particella.", di Franco Saporetti (Ed. CLUEB Bologna, ottobre 2003: www.clueb.com ) |
F. Saporetti |