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Tornata nella nebbia di
Bologna dopo due settimane in Sud America, è veramente difficile per me riprendere
la vita di sempre. Abbiamo passato una settimana sulla barca Yate Eden in
navigazione tra le varie isole che formano l'arcipelago delle
Galapagos. A parte il mal di mare che mi ha tormentato, devo dire
che è stata veramente un'esperienza meravigliosa, il sogno di
ogni biologo! Le isole sono diversissime l'una dall'altra e
ovunque siamo stati circondati da animali che di solito si
possono vedere solo in televisione nei documentari. Inoltre non
hanno paura dell'uomo, quindi si possono avvicinare
tranquillamente. Abbiamo visto leoni marini, iguane marine e
terrestri, sule piedi azzurri, piedi rosse e mascherate e una
grande diversità di organismi marini. Ma oltre a questi animali,
che magari colpiscono di più perché sono veramente inusuali dalle
nostre parti, sono rimasta molto colpita dai vari tipi di
fringuelli che ho visto.
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Alle isole Galapagos
sono presenti 13 specie di Emberizidae,
chiamati comunemente Fringuelli di Darwin. Queste specie sono endemiche,
cioè si trovano solo su queste isole, e si ritiene che si siano evolute da
un'unica specie parentale giunta alle Galapagos dal continente sudamericano.
Esiste anche un'altra specie che però si trova nell'Isola di Cocos, a 360
miglia dalle coste del Costa Rica.
La specie ancestrale era probabilmente un fringuello piccolo
con un becco conico, corto e robusto adatto a schiacciare semi. Tutte le
specie di Fringuelli di Darwin hanno un becco caratteristico che si è
differenziato per adattarsi ad un diverso tipo di alimentazione. Le 14
specie si possono dividere in 4 gruppi: emberizidi insettivori (genere
Camarhyncus), emberizidi terricoli consumatori di fiori di cactacee e
seminivori (genere Geospiza), una specie arboricola (Certhidea
olivacea) e una specie dell'isola di Cocos (Pinaroloxia inornata).
Alcune specie si trovano solo su un'isola
dell'arcipelago, altre su più isole. Due specie, Geospiza
fuliginosa e G. fortis, mostrano una differenza nelle
dimensione del becco nelle isole dove si trovano da sole o
insieme ad altre specie. Becchi diversi permettono di alimentarsi
di semi di dimensioni differenti, in modo da evitare la
competizione alimentare. Nelle isole dove G. fuliginosa è
presente da solo, le dimensione del becco sono pressoché uguali a
quelle del più grande G. fortis. Dove però coesistono su
una stessa isola, il becco di G. fuliginosa è più piccolo
di quello di G. fortis, in questo modo si nutrono di semi
diversi e non entrano in competizione. Allo stesso modo, il becco
di G. fortis diventa più piccolo nelle isole dove coesiste
con una terza specie più grande, G. magnirostris.
I Fringuelli di Darwin sono un tipico esempio di
irradiazione adattativa, o diversificazione delle specie.
L'irradiazione adattativa si verifica quando una singola specie
sviluppa adattamenti che le permettono di occupare nuovi habitat,
di assumere nuove forme di alimentazione, eccetera. La specie
ancestrale si adatta al nuovo ambiente in cui viene a trovarsi
sviluppando una serie di caratteristiche nuove che portano alla
nascita di nuove specie.
Questo
è ciò che è successo alle Galapagos: una specie di fringuello
della terraferma è arrivato nelle isole, ha trovato molti
ambienti liberi nei quali poteva sopravvivere e si è
diversificato portando alla nascita di nuove specie che hanno
occupato ognuna un certo habitat.
Esistono due scuole di pensiero riguardo al modo in cui procede
l'irradiazione adattativa. Secondo l'ipotesi formulata anche da
Darwin, nota come gradualismo, le variazioni che portano
alla speciazione avvengono lentamente e con un ritmo costante.
Negli ultimi decenni invece si è sviluppata un'altra scuola di
pensiero, nota come teoria degli equilibri punteggiati.
Questa sostiene che l'evoluzione può avvenire sotto forma di
variazioni rapide e isolate, anziché come una serie di variazioni
graduali. Le specie possono rimanere statiche per milioni di anni
per poi subire rapide variazioni evolutive che portano alla
nascita di nuove specie.
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