dendriti
Ramificazioni di diversa complessità del corpo cellulare, della lunghezza di
alcuni millimetri, che rappresentano la principale porzione "ricevente" del
neurone. Sui dendriti di neuroni con ramificazione particolarmente complessa
possono terminare migliaia, ed in qualche caso decine di migliaia, di
terminazioni sinaptiche che portano segnali da altri neuroni.
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grovigli neurofibrillari
Ammassi di fibrille causati dall'accumulo di proteine filamentose
alterate, all'interno di cellule nervose in via di degenerazione. I più
tipici grovigli neurofibrillari si osservano in neuroni degeneranti
della corteccia cerebrale e dell'ippocampo di malati di morbo di
Alzheimer. Essi sono tuttavia presenti in numerose patologie
neurodegenerative di carattere cronico quali malattie prioniche e forme
di degenerazione dei motoneuroni che portano a paralisi progressiva.
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ipotalamo
Regione profonda del cervello, nella quale avviene la regolazione di
numerose attività vitali, dal controllo della temperatura corporea e
dell'assunzione di cibo, alle attività riproduttive.
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ippocampo
Regione cerebrale, posta nell'uomo all'interno del lobo temporale del
cervello, essenziale per alcuni processi mnemonici, in particolare per
convertire memorie a breve termine in memorie a lungo termine e renderle
così stabili nel tempo.
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morbo di Parkinson
Patologia neurodegenerativa caratterizzata inizialmente da tremore alle
mani, poi da rigidità dei movimenti ed infine da grave compromissione
motoria con possibile insorgenza di stato di demenza. La malattia è
causata dalla precoce degenerazione di una
popolazione neuronale che
utilizza come neurotrasmettitore la dopamina e che collega una porzione
posteriore profonda del cervello (sostanza nera) con una porzione
profonda più anteriore (corpo striato). Nelle fasi successive i processi
degenerativi possono estendersi anche ad altre regioni cerebrali, in
parallelo con l'aggravarsi dei sintomi.
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neurone
Cellula principale che costituisce il sistema nervoso; nel cervello
umano sono presenti circa 100 miliardi di neuroni. Ogni neurone è
integrato in circuiti nervosi nei quali i segnali viaggiano per via
elettrica nell'ambito di ogni singola cellula e vengono quindi
convertiti in messaggi chimici nel passaggio da un neurone all'altro. Il
segnale chimico ricevuto dal neurone viene quindi riconvertito in un
segnale elettrico e così via.
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neurotrasmettitore
Molecola che media la trasmissione del segnale fra neuroni a livello
della sinapsi. Molti neurotrasmettitori sono molecole di piccole
dimensioni, amine come l'acetilcolina il primo neurotrasmettitore
scoperto o amino acidi come l'acido glutammico il più diffuso
neurotrasmettitore cerebrale. Alcuni neurotrasmettitori hanno struttura
più complessa essendo costituiti da brevi sequenze di amino acidi e
quindi da piccole proteine. Per ogni neurotrasmettitore esistono più
tipi di recettori sinaptici e quindi più tipi di possibili effetti
post-sinaptici, eccitatori od inibitori.
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patologie neurodegenerative
Comprendono numerose forme di malattie acute o croniche, dalle ischemie
cerebrali alle demenze, caratterizzate dalla degenerazione di aree più o
meno estese del cervello e quindi dalla morte di cospicue popolazioni di
neuroni.
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placche neuritiche
Accumuli di materiale proteico alterato e terminazioni in degenerazione
di assoni e dendriti negli spazi compresi fra i corpi cellulari dei
neuroni nelle aree interessate ai processi neurodegenerativi,
caratteristiche in particolare della malattia di Alzheimer.
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potenziale d'azione
E' il più veloce segnale elettrico che può essere generato e propagato da
un neurone (può raggiungere la velocità massima di 120 metri/secondo). Il
potenziale d'azione possiede diverse caratteristiche peculiari, fra le
più importanti quella di richiedere un processo di innesco per essere
generato (ad esempio tramite attivazione di sinapsi eccitatorie), di
raggiungere una dimensione costante una volta raggiunta una determinata
soglia di stimolazione e di propagarsi lungo la membrana del neurone o
della cellula muscolare senza andare incontro a processi di decremento.
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Proteina amiloide
Principale componente, in una forma modificata ed insolubile, del
materiale amorfo presente nelle
placche neuritiche. La presenza di
placche neuritiche con accumulo di proteina amiloide alterata è
caratteristica essenziale della malattia di Alzheimer.
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reti neurali
Sistemi computazionali utilizzati nell'ambito delle ricerche e delle applicazioni
dell'intelligenza artificiale e costruiti in modo tale da incorporare gli
elementi fondamentali dei circuiti nervosi cerebrali, e cioè la presenza di
unità neuronali collegate da connessioni il cui "peso" può essere modificato
dall'addestramento. L'addestramento di una rete neuronale può essere paragonato
alla proprietà naturale della plasticità sinaptica, ovvero alla capacità dei
circuti nervosi di modificare funzionalmente ed anche strutturalmente i propri
processi di segnalazione in seguito all'apprendimento ed alla memorizzazione.
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risonanza magnetica nucleare (MRI),
tomografia ad emissione positronica (PET)
Metodi non invasivi (che non richiedono cioè interventi chrurgici) per lo studio
dell'attività cerebrale. Sono oggi ampiamente usati a scopo diagnostico, ma
stanno sempre più diventando strumenti di grande potenza per lo studio delle
funzioni cerebrali, in particolare di aree diverse del cervello in rapporto ad
attività neurali diverse.
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schizofrenia
Malattia neuropsichiatrica ad ampia diffusione che comporta profonde
alterazioni della personalità, allucinazioni, possibili comportamenti
violenti e tendenze suicide.
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sinapsi
Connessioni fra neuroni (o fra neuroni ed altre cellule, ad esempio
muscolari), a livello delle quali avviene la trasmissione dei segnali
nervosi. Una tipica sinapsi chimica (esistono anche in numero molto
limitato sinapsi elettriche) è costituita dalla terminazione sinaptica di
un assone (pre-sinapsi) che, in seguito alla conduzione di un segnale
elettrico sulla sua membrana, determina il rilascio di un mediatore
chimico (neurotrasmettitore) nello spazio intersinaptico che la separa
dalla zona ricevente del neurone post-sinaptico. Il neurotrasmettitore,
legandosi a recettori proteici presenti sulla membrana post-sinaptica
determina una serie di reazioni biochimiche che portano ad una variazione
dei flussi di ioni (piccole molecole provviste di carica elettrica) che
generano un segnale elettrico, eccitatorio o inibitorio, nel neurone
ricevente.
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Ventricoli cerebrali
Sistema di lacune collegate da canalicoli all'interno delle strutture
cerebrali. Sono ripiene di un liquido la cui pressione contribuisce a
mantenere forma e struttura alle diverse regioni nervose. Costituiscono un
sistema accessorio di collegamento umorale fra le diverse regioni nervose.