Chi sono gli hacker?Chi sono questi "pirati" telematici che navigando in rete ne varcano i confini, non geografici ma in un'altra dimensione, quella dello spazio informatico, e si introducono furtivamente nei computer e nelle reti di cui è costituito Internet? Originariamente erano esperti informatici che passavano il tempo, anche a scopo ricreativo, esplorando i limiti di funzionalità di programmi e sistemi operativi, anche con l'intenzione di perfezionarne le caratteristiche, scovandone le imperfezioni e le vulnerabilità. Ora le cose stanno cambiando.
Si stima che Internet attualmente sia costituito da oltre 200 milioni di calcolatori, 800 milioni di cybernauti e varie decine di migliaia di network indipendenti. Il primo importante incidente di violazione della sicurezza di computer avvenne nel novembre 1988, con quello che fu definito "Morris worm (verme di Morris)", che portò alla creazione del primo Centro di Coordinamento (CERT®, "Computer Emergency Response Team") per rilevare gli incidenti di sicurezza informatica. Da allora in molti paesi sono stati creati altri CERT per dare una risposta centralizzata e coordinata ai cyber-attacchi in rete e facilitare la difesa dei sistemi di calcolo. Purtroppo l'attività di "pirateria" informatica non ha cessato di evolversi ed è tutt'ora in pieno sviluppo; il numero di incidenti ufficialmente recensiti dal centro di coordinamento dei CERT, riguardanti attacchi a computer e reti di trasmissione dati, è passato da 6 nel 1988 ad oltre 137000 nel 2003. Nel tempo si è anche sviluppato un gergo da iniziati, con termini come "Hacker", usato per indicare un programmatore innovativo e spesso esperto di più linguaggi e sistemi operativi che, principalmente per soddisfare la propria curiosità, si introduce nei computer in rete; lo scopo è di dimostrare di essere in grado di penetrare il sistema, scoprire quali informazioni contiene ed eventualmente segnalare alll'amministratore le vulnerabilità identificate. Una specie di sfida intellettuale in sostanza, anche dai risvolti non necessariamente negativi. L'hacker, però, può trasformarsi inaspettatamente in "Cracker", colui cioè che si introduce nei sistemi allo scopo di compiere atti vandalici o furti, organizzato spesso in gruppi che si circondano di un alone di segretezza.
Nel gergo troviamo anche i "Phone phreak", pirati di reti telefoniche o di telecomunicazione ed i "Warez", programmi commerciali e giochi piratati distribuiti in rete e spesso immagazzinati in "depositi" online all'insaputa del proprietario del sito stesso. Tuttavia l'illegalità della pirateria informatica non si limita a questi entusiasti della tecnologia informatica. Si pensi allo spionaggio industriale fatto via rete da persone spesso interne all'organizzazione oppure ad attività criminali vere e proprie ed alla possibile intercettazione di informazioni personali e private che può mettere a rischio la libertà individuale. Non bisogna dimenticare che siamo sempre più dipendenti dalle telecomunicazioni e dal "Cybermondo" e quindi una loro vulnerabilità può avere serie conseguenze. |