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Il sistema solare 

  • Il sole "radio"
    Il sole è stato uno dei primi oggetti studiati dai radioastronomi. È la sorgente piú forte del cielo.

    Oltre ad una componente termica (chiamata "Sole Quieto") dovuta alla coda dell'emissione di corpo nero che entra nella regione delle lunghezze d'onda radio, vi sono componenti variabili legate all'attività dei brillamentiDizionario e delle macchie solariDizionario.

    I brillamenti sulla superficie del sole determinano tempeste magneticheDizionario con forti emissioni di onde radio.

    Le immagini mostrate sono in falsi colori.

    Fig. 1: Questa serie di osservazioni a 17 GHz compiute fra il 3 e il 10 novembre 1993  mostrano l'emissione termica dalla cromosferaDizionario solare, alla quale sono sovrapposte regioni attive più chiare. I filamenti scuri sono composti da materia più fredda e densa sospesa nella coronaDizionario.
    (
    Credit:
    cortesia di Steven White (UMd)).
  • I pianeti radio
    L'emissione radio dei pianeti è molto debole; è ciò che rimane del processo di corpo neroDizionario alle lunghezze d'onda radio.

    Ma Giove è  un caso a parte.
    Infatti è un'intensa sorgente di onde radio con emissioni che coprono un largo campo di lunghezze d'onda, dai cm alle decine di m; alle lunghezze d'onda minori l'emissione è praticamente costante, mentre nella regione delle onde decametriche le emissioni avvengono in maniera irregolare sia come durata sia come frequenza. La spiegazione che si tende a dare a tale fenomeno è quella dell'esistenza intorno al pianeta di particelle cariche che si muovono lungo le linee di forza del campo magnetico di Giove (vedi figura 4). Il campo magnetico di Giove produce una magnetosfera circa 100 volte più grande di quella terrestre, estremamente sensibile all'effetto del vento solare che provoca rapide e frequenti contrazioni ed espansioni.


  • Fig. 2: Giove a lunghezze d'onda radio appare molto diverso dalla sua immagine ottica  (in questa figura è alla lunghezza d'onda di 22 cm).
    (
    Credit: cortesia ATNF, Australia)


    Fig. 3: Immagine di Giove alla lunghezza d'onda di 13 cm; il disco ottico ha dimensioni un poco minori  del disco rosso centrale.
    (
    Credit: cortesia ATNF, Australia)


    Fig. 4: Immagine di Giove a 20 cm a cui sono state sovrapposte le linee di forza del campo magnetico.
    (
    Credit: De Pater, Schulz & Brecht 1997)


     

    Fig. 5: Immagine di Saturno alla lunghezza d'onda di 2 cm. È chiaramente visibile il disco (simile in dimensioni a quello ottico) e il sistema di anelli.
    (Credit: The Astronomical Society of Pacific)
    Diverso è il caso di Saturno. L'emissione radio è dovuta a processi termici per cui l'immagine radio è molto simile a quella ottica.