
Come sappiamo che c'è?
(continua)
- Lenti gravitazionali. Galassie. Il termine
lente gravitazionale
indica un effetto, descrivibile nell'ambito della
Relatività
Generale ,
secondo
cui i fotoni emessi da una sorgente luminosa, quando passano nelle vicinanze
di un corpo celeste massivo, subiscono la sua
attrazione gravitazionale.
In prossimità del
corpo, lo spazio-tempo si modifica incurvandosi. Questa
perturbazione si traduce in un cambiamento del percorso della luce rispetto
alla traiettoria originale; ciò dà origine alla formazione di immagini multiple
della sorgente astronomica (vedi figure a lato). Corpi celesti massivi si
comportano quindi come lenti gravitazionali.
Quando la lente gravitazionale è costituita da una galassia o un
ammasso
di galassie, l'immagine della sorgente è rispettivamente formata da due o più oggetti
"puntiformi" oppure da grandi archi luminosi (Fig. 3, 4). Dalla misura dell'angolo di curvatura
della luce o del grado di distorsione dell'imagine, si può stimare
la massa della lente (deflector). Nella maggior parte dei casi si
è trovato che questa massa è molto maggiore di
quella associata alla materia visibile.
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Fig.
3:
Immagine sdoppiata per effetto di lente
gravitazionale. La foto presa dal
Telescopio Spaziale Hubble
(HST 14164+5215) mostra, al centro, la galassia "lente" posta tra la terra e la
sorgente.
(Credits: Kavan Ratnatunga
(Carnegie Mellon Univ.) and NASA)
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Fig.
4:
L'ammasso di galassie Abell 2218. Questo ammasso è così denso e
compatto che la luce proveniente da oggetti molto lontani situati oltre
l'ammasso lungo la direzione di osservazione viene amplificata e distorta
sotto forma di archi luminosi.
(Credits: NASA,
Andrew Fruchter and the ERO Team [Sylvia Baggett (STScI), Richard Hook
(ST-ECF), Zoltan Levay (STScI)] (STScI)) |
Le lenti gravitazionali permettono di ottenere informazioni sulla presenza di
materia non visibile localizzata in posti specifici, come grandi pianeti,
buchi neri ,
galassie. Questa materia oscura dovrebbe essere dello stesso tipo di
quella visibile (materia ordinaria,
materia barionica ).
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